Il giocatore della squadra del San Vito fa pubblica ammenda: “Ma non sono quello che è sembrato ieri sera". Si scusa pure la società
MONREALE, 12 luglio – Sbagliare è umano e per quanto possa essere grave l'errore, è sempre giusto concedere a chi sbaglia la possibilità di ravvedersi. Proprio come è successo ieri sera nei minuti finali del Torneo dei Quartieri e come succede oggi, dopo è trascorsa qualche ora dall'accaduto.
A parlare è Giuseppe Lepre, tesserato della squadra del San Vito, colui che ha “acceso la miccia” e dal cui comportamento è scaturito poi tutto “l'apriti cielo” che è venuto dopo. È stato lui, infatti ad innescare il parapiglia generale, al termine del quale la squadra del Pezzingoli ha deciso di abbandonare la competizione, nei minuti finali del secondo tempo supplementare.
Oggi, però, fortunatamente, è il giorno della riflessione e del ravvedimento. E dopo una notte insonne, dopo il putiferio mediatico che si è scatenato soprattutto sui social del quale è stato inevitabile bersaglio, Giuseppe Lepre preferisce venire allo scoperto e fare pubblicamente ammenda.
“Ho sbagliato – dice a Monreale News – e per questo chiedo scusa a tutti. Al pubblico che ieri sera era al campo Conca d'Oro, a tutta la cittadinanza in genere. So che il mio gesto non ha giustificazioni. Mi dispiace davvero che sia successo, perchè so che è un gesto inqualificabile e che non può essere accettato. Ho visto mio fratello (Alessandro, ndr) subire un fallo e mi è scattata in testa l'idea di andare a difenderlo.
Con questo non mi voglio giustificare, perchè so che sono colpevole al 100 per cento, ma tengo a precisare che non sono un pazzo e fortunatamente la mia famiglia l'educazione me l'ha insegnata. Per questo mi ha addolorato ancor di più notare come proprio la mia famiglia sia stata messa in mezzo sui social, magari anche da qualcuno che avrebbe fatto meglio a stare zitto perchè non ha nulla da insegnare agli altri. Non sono certamente la persona che sono sembrato ieri sera”.
Alle scuse di Giuseppe Lepre si aggiungono quelle altrettanto sentite di tutta la compagine del San Vito: dal presidente Tonino Schiera, all'allenatore Pino Segreto, al capitano Giovanni Segreto, al dirigente Massimiliano Cangemi, a tutta la squadra. “Chiediamo scusa a tutti – affermano in una breve nota – per l'accaduto. Siamo consapevoli che questi episodi non devono verificarsi in un torneo amatoriale che deve essere solo una festa di sport. Faremo in modo che non accadano più eventi di questi genere”.