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Corleone, inaugurata la sede dell’Associazione Carabinieri

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

Presente una delegazione dell’ANC di Monreale

CORLEONE, 17 gennaio – Un bene confiscato alla mafia a Corleone diventa sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri. La sezione corleonese dell’ANC, che raggruppa militari dell’Arma in congedo, da oggi è ospitata in alcuni locali dell’ex abitazione del boss Rosario Lo Bue in via Salvatore Aldisio. L’inaugurazione è avvenuta ieri pomeriggio, in occasione del II° Raduno Interprovinciale ANC, nel giorno dell’arresto di Matteo Messina Denaro e un giorno dopo il 30esimo anniversario della cattura di Salvatore Riina, avvenuta il 15 gennaio del 1993.

La sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri è stata intitolata al tenente colonnello Giuseppe Russo e alle vittime di mafia. Il colonnello Russo fu ucciso da Cosa nostra la sera del 20 agosto 1977 a Ficuzza.

Nel giardino antistante l’edificio è stata piantata una talea proveniente dall’albero Falcone, in via Notarbartolo a Palermo. Al taglio del nastro hanno preso parte tra gli altri il comandante del Gruppo carabinieri di Monreale, tenente colonnello Giulio Modesti, il presidente nazionale dell’ANC, generale di Corpo d’Armata Libero Lo Sardo, Benedetta Russo, figlia del tenente colonnello Russo, il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi, la giunta, consiglieri comunali, le delegazioni dell’ANC tra cui quella di Monreale, il sindaco di Campofiorito Giuseppe Oddo, l’assessore Biagio Gennusa in rappresentanza del Comune di Roccamena, autorità civili e militari locali.

Attualmente, l’ex abitazione di Lo Bue è sede del Consorzio Sviluppo e Legalità e del Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea il cui personale gestisce la Cascata delle Due Rocche a Corleone. Altri spazi saranno occupati dal Gruppo comunale di Protezione civile.

Il Comune ha messo a disposizione dell’Associazione due stanze al secondo piano della palazzina dove abitavano i familiari del boss Lo Bue, che è stata sgomberata a giugno del 2017, a seguito di un provvedimento dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati. È stata poi affidata all’amministrazione comunale per fini istituzionali. L’ANC non ha scopi di lucro, promuove e partecipa ad opere di volontariato per finalità assistenziali, sociali e culturali.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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