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Almaviva, ancora incertezza: a rischio gli operatori del 1500

| Caterina Ganci | Cronaca varia

Da circa due anni rispondono al servizio del Ministero della Salute per fornire informazioni Covid

PALERMO, 3 novembre – Incerto il futuro per i lavoratori Almaviva Contact, molte le commesse in scadenza. Tra gli operatori a rischio ci sono le persone impegnate nel 1500, che da circa due anni rispondono al servizio del Ministero della Salute per fornire informazioni Covid.

"Tenuto conto del precipitare della situazione inerente le attività lavorate da Almaviva Contact - dicono le Segreterie nazionali SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL - chiediamo la riapertura con urgenza del tavolo di crisi permanente, con il coinvolgimento dei Ministeri in indirizzo. Il settore dei contact center continua ad essere dilaniato dal fenomeno delle delocalizzazioni all’estero delle attività e da una politica di ribasso sui prezzi di assegnazione ben al di sotto del costo del lavoro fissato nelle tabelle ministeriali.

Appare oramai chiaro, in questo scenario, la dismissione delle attività in Italia da parte di Almaviva Contact sul settore dei contact center. Almaviva Contact, però ancora ad oggi, occupa circa 1500 lavoratori tra Palermo, Catania, Rende, Napoli, Roma Milano, che operano su tutta una serie di attività scadute o in scadenza, con problemi evidenti nell’applicazione delle clausole sociali. Nello specifico - proseguono - le attività di Vodafone, Trenitalia, Amex, Amg Gas, che interessano circa 1000 addetti, sono in prossimità di scadenza, e forti sono le preoccupazioni nel rapporto tra numero di addetti e volumi di traffico, per garantire una piena occupazione.

Ancor maggiore preoccupazione desta la situazione relativa alle attività legate al numero verde 1500, istituito per la gestione dell’emergenza sanitaria, che occupa circa 550 addetti in tutta Italia. Lavoratrici e lavoratori che, con grande professionalità ed abnegazione, hanno garantito un servizio di pubblica utilità al paese in piena pandemia, le cui prospettive occupazionali, con la commessa in prossimità di scadenza e senza certezze sul futuro, sono fortemente precarie. Alla luce de quadro sinteticamente descritto - concludono - considerata la prossimità di scadenza degli ammortizzatori sociali, pur comprendendo l’attuale fase politica di costituzione del nuovo governo, consideriamo una priorità la convocazione di un tavolo di crisi permanente per tutto il settore dei contact center, a partire dalla vertenza Almaviva, al fine di tutelare l’occupazione e le norme ottenute, negli anni, per mettere in sicurezza il settore".
"La notizia che nei prossimi mesi centinaia di persone rischiano di perdere il lavoro mi allarma moltissimo - afferma Giuliano Forzinetti, assessore alle Attivitá Produttive ed Economiche del Comune di Palermo -soprattutto in questo clima di crisi e incertezza economica. 
Insieme al Sindaco chiederemo un tavolo tecnico di confronto con il governo nazionale per trovare una soluzione e verificare se vi sono le condizioni per applicare la clausola sociale, ovvero la norma che consente il passaggio automatico ad un altro fornitore nel caso di un cambio d'appalto. 

Palermo non può permettersi in questo momento un'ulteriore mortificazione sociale e lavorativa per i suoi cittadini. Il Comune fará il possibile per scongiurare questo epilogo".

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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