Sarà effettuata dalla “S.C.M. srl” per un importo di 180 mila euro
MONREALE, 5 ottobre – Sarà la “S.C.M. srl” con sede legale a Favara, provincia di Agrigento, la ditta incaricata di abbattere il cosiddetto “ecomostro” di contrada Cirba: in pratica lo scheletro in cemento armato che avrebbe dovuto sostenere l’ormai non più costruendo liceo Basile.
Con una determinazione dirigenziale, infatti, il Comune ha approvato la gara d’appalto che stabilisce in poco più di 180 mila euro la somma necessaria alla realizzazione dell’opera di demolizione.
In questo modo si compie un importante passo, probabilmente uno degli ultimi, per chiudere una vicenda, che va avanti, ormai, da trent’anni, da quando il comune decise di costruire in quel luogo il liceo che poi, per diverse ragioni e dopo interminabili controversie giudiziarie, non è mai stato costruito. Per demolire quei pilastri che ancora sorgono e che non fanno affatto bella mostra, la ditta favarese ha proposto la somma di 101 mila euro, oltre agli oneri di sicurezza, più Iva, per un totale, come detto di 180 mila euro.
La macchina burocratica aveva registrato un’accelerata il 17 giugno scorso, quando la Cassa Depositi e Prestiti aveva autorizzato il comune ad una devoluzione parziale del prestito ventennale occorrente per l’integrale finanziamento dell’intervento. Il 5 luglio successivo, quindi, veniva affidato all’ingegnere Massimo Basile l’incarico riguardante la direzione dei lavori.
Il vero punto di svolta della vicenda, però, risale al settembre 2018, quando, con una clamorosa sentenza, la Corte di Cassazione aveva condannato la Icla Costruzioni, la società che avrebbe dovuto eseguire la costruzione del liceo Basile, rilevando la mancanza dell’autorizzazione da parte del comitato tecnico regionale e quindi ritenendo abusiva la realizzazione dell’opera. In quella sede il comune, difeso in giudizio dall’avvocato Mimmo Rizzuto, aveva pure ottenuto un risarcimento di circa 400 mila euro.