Quelli del classico andranno al Collegio di Maria, quelli dello scientifico al complesso Guglielmo
MONREALE, 11 gennaio – Prenderanno il via a breve i lavori di ristrutturazione del liceo Basile –D’Aleo di via Cappuccini, inseriti nel programma del Pnrr, che consisteranno sostanzialmente in interventi di adeguamento sismico e coibentazione termica.
Lavori che dureranno verosimilmente almeno per tutto il 2024, ma potrebbero protrarsi anche più in là e che comporteranno, per forza di cose, il trasferimento di poco più di 300 studenti, che frequentano il liceo scientifico (circa 240) e classico (poco meno di 100).
Per un po’ di tempo, alla luce di questa esigenza, si era temuto che, per mancanza di locali, si presentasse la necessità di spostare le lezioni a Palermo. L’eventualità, però, è stata scongiurata, grazie alla ferma intenzione della dirigente scolastica, Loredana Lauricella di non snaturare la vocazione monrealese dell’istituto, che è autonomo dal 1983 ed all’impegno dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alberto Arcidiacono, che si è impegnato ad individuare nuovi locali per ospitare le lezioni.
Tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, pertanto, avverrà il maxi esodo verso i nuovi locali. Gli studenti del liceo classico andranno nei locali del Collegio di Maria, mentre quelli del liceo scientifico saranno ospitati al complesso monumentale Guglielmo II.
La dirigente Loredana Lauricella sottolinea come la ricerca e l'individuazione dei locali da parte della Città metropolitana di Palermo, ente di competenza degli istituti di istruzione secondaria non sia stata per nulla facile e che decisivo è stato l'intervento del sindaco di Monreale.
“Ringrazio il sindaco – afferma in una nota diffusa in serata – che con il suo proficuo impegno e la sua consueta dedizione ha contribuito affinché il liceo classico e scientifico di Monreale possano permanere nel Comune di appartenenza, mantenendo in tal modo la propria identità e continuando così ad essere valore aggiunto per un territorio espressione di arte e cultura eterna”.