Erogatori dell'acqua, la storia infinita... o forse no

Spunta (ancora) un'altra data per il collaudo, quella di martedì 6 settembre

MONREALE, 26 agosto – Forse il termine 'odissea' potrebbe risultare eccessivo, sicuramente a effetto. Ma tant'è, verrebbe da dire. E in effetti, la cronaca degli ormai famigerati distributori automatici dell'acqua potabile, disseminati nei punti più strategici del territorio, ha assunto nel corso di tutto questo tempo i tratti di una vera e propria epopea. Di una ''Storia Infinita'' appunto.

La vicenda – ai più ormai nota – vale la pena di essere ricordata. Per farlo bisogna risalire addirittura al lontano marzo 2021, ormai più di un anno fa dunque. Allora era arrivata la comunicazione ufficiale da parte del Comune di Monreale dell'avvio dell'installazione delle ''casette''. Già ad agosto però eccolo lì, un primo intoppo: all'appello manca un distributore automatico, precisamente quello da posizionare proprio all'ingresso della scuola Margherita di Navarra di Pioppo. In quell'occasione ci aveva pensato il sindaco Alberto Arcidiacono a soddisfare la curiosità dei possibili utenti, indubbiamente sorpresi dal ritardo: ''L'attivazione avverrà orientativamente con l'inizio delle scuole'' affermava, tracciando una prima tappa temporale. Le scuole sono iniziate... e sono anche finite. Peccato che dalle casette dell'acqua ancora non si riuscisse a stillare nemmeno una goccia. E si arriva così a marzo scorso, quando eravamo stati noi stessi a chiedere nuove delucidazioni al primo cittadino, il quale aveva dato indicazione per le settimane imminenti. Giunti ad agosto però, e quindi addirittura cinque mesi dopo quest'ultimo aggiornamento, ancora niente acqua.

Tuttavia, giusto nella giornata di ieri ecco che a saltare fuori è ancora un'altra data: ''Il 6 settembre è previsto il collaudo'' è la risposta di Arcidiacono attraverso i propri canali social all'esplicita domanda di un cittadino interessato alla vicenda. Altro giro altra corsa, e 6 settembre sia. Di sicuro da attendere, braccia conserte e bicchiere in mano. Ancora vuoto, per poco – si spera. Nell'attesa di capire se una fine alla ''storia infinita'' c'è e può soprattutto definitivamente scriversi. Magari – perché no? - bevendoci su.