Sentite le parole delle autorità intervenute oggi alla cerimonia di commemorazione dell’ufficiale dei carabinieri assassinato da Cosa Nostra
MONREALE, 4 maggio – Certamente non di circostanza le parole con cui le autorità intervenute oggi alla cerimonia di commemorazione del capitano Emanuele Basile hanno ricordato la figura dell’ufficiale dei carabinieri assassinato da Cosa Nostra il 4 maggio del 1980, mentre erano in corso i festeggiamenti in onore del Santissimo Crocifisso.
Il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono nel suo discorso ha espresso parole di gratitudine verso tanti uomini come il capitano Basile che hanno sacrificato la loro vita per la libertà. “Uomini come Basile – ha detto Arcidiacono – in una terra giusta, avrebbero dovuto avere la possibilità di vedere sorgere il sole. Il primo cittadino ha ringraziato tutte le Autorita che hanno preso parte alla cerimonia”.
“La sensibilità artistica del maestro Giuliano – ha aggiunto il comandante generale di Brigata Rosario Castello- unita al suo non comune intuito ha prodotto un lavoro unico e pregevole, grazie al quale i posteri potranno cogliere quello spirito di fedeltà assoluta , spinto fino all’estremo sacrificio della vita”.
"Sono trascorsi 42 anni dalla barbara uccisione del capitano Emanuele Basile, nella notte fra il 3 e 4 maggio del 1980 – ha concluso il presidente del Consigli comunale, Marco Intravaia. Il suo esempio e la sua eredità sono ancora vividi nella città di Monreale. Questa mattina ne abbiamo ricordato il sacrificio, insieme al sindaco Alberto Arcidiacono, al prefetto Giuseppe Forlani, al comandante della Legione Carabinieri Sicilia generale Rosario Castello e ad altre autorità civili e militari, con la deposizione di una corona davanti alla lapide nel posto in cui è caduto per mano vile della mafia, che lo ha colpito mentre portava sulle spalle la figlia di appena tre anni. Il Capitano è riuscita a metterla in salvo, prima di accasciarsi".