Il tribunale superiore delle acque ha indicato una strada che può e deve essere seguita
MONREALE, 2 gennaio – “La giunta comunale valuti la revoca in autotutela della delibera con cui trasferisce la gestione del servizio idrico integrato all’Amap, considerando l’opportunità di condurlo in proprio”. Lo chiede l’ex sindaco di Monreale, Piero Capizzi, adesso consigliere comunale di Alternativa Civica.
La richiesta di Capizzi nasce dal recente pronunciamento del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche che ha dato ragione al comune di Altofonte, che aveva aperto la questione opponendosi alle delibere dell’ATI Palermo con le quali era stata negata all’ente la salvaguardia della gestione autonoma del servizio.
“La decisione del tribunale – afferma Capizzi – con ogni probabilità fissa dei princìpi giuridici che valgono non solo per il Comune di Altofonte, ma per tutti. Monreale, così come il centro limitrofo, è dotata di fonti proprie che certamente possono essere gestite autonomamente, senza per forza dover ricorrere ad una struttura sovracomunale che immancabilmente comporterebbe un sensibile aumento dei prezzi del consumo idrico. Ritengo, pertanto, che anche Monreale, così come Altofonte, possa avere i requisiti necessari per non dovere cedere la gestione.
A meno che – conclude Capizzi – non ci si voglia piegare senza nemmeno combattere al volere del governo regionale, che il tribunale delle acque ha messo fortemente in discussione. Sarebbe, però, una resa incondizionata che peserebbe sulle tasche dei monrealesi e della quale gli attuali amministratori dovranno rendere conto”.