Vaccinarsi, un dovere civico

Riceviamo e pubblichiamo...

Ormai è chiaro che dovremo convivere con questa epidemia del Covid 19 e con tutte le sue varianti che ad esso si susseguono. Non sono un esperto della materia per affrontare una problematica così delicata qual è quella che affrontiamo.

Ma da semplice cittadino mi affido ai tanti studiosi della materia, medici e scienziati, che con le loro ricerche cercano di indicarci la strada per uscire da questa maledetta pandemia che ci sta affliggendo ormai da due anni che ha causato milioni di vittime in tutto il pianeta, dolore e preoccupazioni in tante famiglie, per non parlare degli enormi costi economici.
Nei secoli scorsi simili pandemie sono state sconfitte solo grazie alla scienza e agli scienziati, gli unici ad avere la potenzialità di trovare le giuste misure per combattere prima e prevenire dopo epidemie molto simili a quella purtroppo a noi contemporanea.
È un terreno minato e oscuro, che ci piaccia o no: nessuno può sapere con certezza quale sia la cosa giusta. Sarebbe molto facile in questo preciso momento addossare al nostro Governatore della Regione Sicilia le responsabilità dell'aumento vertiginoso dei casi di Covid 19, una delle poche regione che da oggi è dichiarata “zona gialla”.


Ricordo molto bene circa un anno addietro, durante il governo Conte 2, la levata di scudi di tutti i rappresentanti del centro destra siciliano, in primis lo stesso Governatore siciliano, allorquando furono decise, in base ai dati forniti dal comitato tecnico scientifico misure di restrizioni per tutta la Sicilia.
Ricordo bene come politici da quattro soldi, anziché riflettere su quello che stava succedendo in Sicilia, la buttavano in caciara politica, sostenendo che la Sicilia non era governata da una coalizione amica rispetto al governo nazionale e quindi doveva essere punita.
Ed ora quali sarebbero le argomentazioni che il governo regionale vorrà usare per giustificare ai siciliani la dichiarazione della zona gialla della Sicilia da parte del Governo dei migliori?
Nella storia della medicina i vaccini hanno salvato poveri, emarginati, ricchi, forti e fragili, garantendo da sempre il progresso dell'umanità, debellato malattie che avevano messo in ginocchio interi continenti. Non c’è niente di meno classista di un vaccino. Credo che cittadini, commercianti, artigiani, eccetera siano in grado oggi di capire, sulla base dei dati che ci giungono dal mondo scientifico, che il vaccino è la strada da perseguire per la salvaguardia di tutta l'umanità. Che ci piaccia o no, gli unici in grado di esprimere una opinione (gli scienziati) ci spronano a vaccinarci, certi che sia la migliore e forse unica strada percorribile al fine di liberare noi e i nostri figli dalle necessarie restrizioni alla libertà personale cui tutto il mondo è stato costretto.
Considerata la quantità di dosi somministrate ormai non si rischia neanche più lo scarso riscontro dovuto alla veloce sperimentazione. Vaccinarsi è un dovere civico!

Salvo casi di salute particolari, nessuno di noi è in grado di decidere se sia giusto o sbagliato vaccinarsi, anzi può essere sbagliato non vaccinarsi poiché atto di egoismo nei confronti di tutti coloro i quali condividono l'esistenza all'interno della società civile.
Perché se decidiamo di vivere in una comunità, benché la nostra libertà debba essere sempre garantita, in certi casi, dobbiamo accettare che la libertà di ognuno finisce nel momento in cui l'esercizio di questo diritto potrebbe ledere il diritto alla salute degli altri membri della comunità.
Quindi invito i miei concittadini a vaccinarsi per evitare l'aumento dei contagi e dei ricoveri con ricadute anche nel campo economico.

* Segretario cittadino del Partito Democratico di Monreale