Nessun sostegno a Sandro Russo, gli Rsu della Cgil di Monreale lasciano il sindacato

Fra questi c'è il fratello Silvio. “Stanchi delle continue promesse”. Approderanno alla Cisl

MONREALE, 7 giugno – Sembra un grosso scossone, ma sembra soprattutto l'anticamera di un altro ancora più grosso. È quello assestato da un gruppo di iscritti alla Cgil che presenta in blocco la propria cancellazione dal sindacato e si iscrive ad un altro.

Il motivo risiederebbe nel comportamento del sindacato che non avrebbe sostenuto, né tantomeno reintegrato, Sandro Russo, licenziato due anni fa a seguito dell'ormai nota vicenda scaturita dalla trasmissione di Massimo Giletti su La 7.
Dopo un lungo periodo di interlocuzioni, nel quale la Cgil avrebbe manifestato la volontà di reinserire Russo tra i propri ranghi, il prolungato nulla di fatto avrebbe fatto decidere di il gruppo monrealese di staccare la spina e restituire la tessera. Fra questi c'è Silvio Russo, che oltre ad essere il fratello d i Sandro, è segretario del Partito Democratico di Monreale ed “anima” storica della Cgil cittadina, tra l'altro segretario aziendale dei dipendenti comunali.
Con una dura nota indirizzata ai vertici del sindacato lo stesso Russo ed altri Rsu eletti nel corso dell'ultima tornata: Filippo Balsano, Salvatore Boscaino, Giuseppe Lo Presti, Giovani Nicolosi e Giuseppe Venturella, fanno sapere di voler cambiare sindacato. Approderanno alla Cisl.

Parlano di “scarsa capacità di applicare i principi fondamentali dell’ideologia sindacalista”, per un sindacato “non in grado di adoperarsi nella difesa di un collega che ormai da circa due anni è stato licenziato in circostanze oscure e palesemente discriminatorie”. Si dichiarano “stanchi delle continue promesse finalizzate al tentativo di trovare una posizioni ampiamente condivisa all’interno della CGIL, ma che mai si sono concretizzate in azioni positive e risolutive”.
Nella loro invettiva gli ormai ex appartenenti alla Cgil lamentano, tra l'altro, come la presenza del sindacato, che per anni a Monreale è stata notevole (la Cgil vanta, tra l'altro l'80 per cento della rappresentanza al Comune) sia andata scemando.

“Assistiamo – scrivono – alla continua disgregazione dell’organizzazione sindacale da parte dei vertici provinciali, soprattutto in periferia e soprattutto a Monreale che negli anni passati, grazie anche alla presenza del compagno Sandro Russo all’interno della Camera Del lavoro di Monreale come operatore INCA e dei Servizi, aveva raggiunto inconfutabili e memorabili obiettivi, risultati stupefacenti, i migliori di tutta la provincia di Palermo, che però ben presto hanno destato il malcontento di taluni che hanno compiuto scelte strategiche tali da portarci all’attuale situazione nella quale la CGIL a Monreale è pressoché sparita, totalmente incapace di resistere alla concorrenza”.
“E’ preoccupante che proprio la CGIL – aggiungono – che della difesa dei diritti dei lavoratori ha sempre fatto una bandiera quotidiana, abbia proceduto al licenziamento di un proprio dipendente palesemente evitabile.
Per tutti questi motivi abbiamo deciso di abbandonare la CGIL e di proseguire il percorso sindacale e di difesa dei lavoratori aderendo ad un altro sindacato”.
La decisione, adesso, potrebbe avere pure delle ripercussioni su altri comparti: ad esempio quello dei lavoratori della Ecolandia, la ditta che cura il servizio di smaltimento rifiuti per conto del Comune, dove la Cgil vanta il 60 per cento degli iscritti. Il secondo scossone potrebbe partire proprio da lì.