Da 41 anni Monreale non dimentica: commemorato oggi il capitano Emanuele Basile

Stamane la cerimonia in piazza Canale, presenziata dalle autorità civili, militari ed ecclesiastiche. LE FOTO

MONREALE, 4 maggio – Nemmeno il Covid può arrestare il ricordo del brutale assassinio del capitano Emanuele Basile, stamattina commemorato in piazza Canale nel 41esimo anniversario della sua truce scomparsa.

Esattamente come lo scorso anno, la cerimonia si è svolta alla presenza delle sole cariche civili, militari ed ecclesiastiche. Il prefetto Giuseppe Forlani, il generale di Brigata comandante della Legione carabinieri Sicilia Rosario Castello, il generale di Brigata Arturo Guarino, comandante provinciale dell’Arma, il tenente colonnello Sebastiano Arena, comandante del Gruppo di Monreale, il capitano andrea Quattrocchi, comandante della Compagnia, l'amministrazione comunale e l'arcivescovo Michele Pennisi si sono infatti radunati ossequiosi dinanzi la lapide apposta nel punto in cui – nella notte tra il 3 e il 4 maggio del 1980 – la vita dell'ufficiale scivolava via sotto i colpi d'arma da fuoco dei suoi assalitori, squarciando sonoramente quel clima di serenità in cui l'intera cittadinanza monrealese era immersa, intenta nei festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso.

''Oggi è una giornata doppiamente triste – ha dichiarato il sindaco Alberto Arcidiacono – perché il ricordo di per sé porta grande sconforto soprattutto in un momento pandemico come questo, ma la memoria dei grandi uomini come il capitano Basile deve guidarci nel viaggio verso un futuro di normalità e legalità''. Parole di commiato anche quelle spese dal presidente del consiglio comunale Marco Intravaia: ''Il 4 maggio è una giornata triste per Monreale, ogni giorno si rinnova il dolore per la tragica scomparsa del capitano Emanuele Basile. Sono passati 41 anni e quella barbarie non può essere dimenticata, anche oggi, nonostante le ristrettezze e l'ulteriore tristezza apportata dal Covid, abbiamo il dovere di rinnovare la testimonianza del suo coraggio che l'ha portato a sfidare con il suo senso del dovere l'efferatezza mafiosa. Caduto con onore, è lui il vincitore in questa sfida di civiltà''.