Coronavirus, 1.412 nuovi casi in Sicilia. Sequestro per gli organi di Cinzia Pennino

All’insegnante 44enne era stata somministrata una dose di AstraZeneca l’11 marzo

PALERMO, 22 aprile – La tragica vicenda che ha coinvolto Cinzia Pennino, insegnante palermitana di 44 anni scomparsa il 28 marzo, continua a generare interrogativi: la Procura di Palermo ha disposto il sequestro dei suoi organi per volontà della famiglia, affidatasi ai legali Alessandro Palmigiano e Raffaella Geraci.

Un mistero ancora irrisolto riguarda proprio la vaccinazione della donna, rifiutata una prima volta il 7 marzo e concessale quattro giorni dopo da un altro medico.
Non ci sono evidenze che Cinzia Pennino, deceduta a diciassette giorni dalla ricezione del farmaco di AstraZeneca, soffrisse di trombosi; gli avvocati sostengono che le sue condizioni di salute fossero ottime e che sia stato proprio il vaccino anti Covid a causarne la morte. Tra gli altri periti nominati dalla famiglia c’è anche Lucio Di Mauro, già precedentemente incaricato di effettuare l’autopsia di Stefano Paternò, militare andato incontro allo stesso destino dell’insegnante palermitana.

Intanto sono 1.412 i contagi da Covid-19 emersi in Sicilia nelle ultime ventiquattro ore, di cui 469 nella nostra provincia; la Regione ha segnalato anche 23 decessi e 949 guarigioni, oltre a 1.422 ricoveri in degenza ordinaria (-34) e 178 nei reparti di terapia intensiva (con un calo di 4 unità rispetto a ieri). Dal bollettino del Ministero della Salute pervengono 16.232 nuovi casi di positività al coronavirus e 360 vittime.