Spostamenti tra comuni limitrofi, la Prefettura valuta qualche ''apertura''

Da villa Whitaker dovrebbe arrivare nelle prossime ore una circolare esplicativa

MONREALE, 11 novembre – Qualche “apertura” arriva. Qualche spiraglio si intravede per potersi muovere tra comuni confinanti, seppur per esigenze reali e concrete, sempre all’insegna del buon senso, che deve essere la linea guida di ogni comportamento, soprattutto in questo difficile periodo di pandemia.

Con l’articolo che abbiamo pubblicato lunedì mattina, che sollevava il caso degli spostamenti tra comuni limitrofi, siamo stati letteralmente travolti dai commenti dei lettori, così come dai loro messaggi privati, desiderosi di capire che interpretazione poter dare alle norme volute dal Dpcm che vietano gli spostamenti da un comune all’altro, considerato che la Sicilia è zona “arancione”. Regole, però, che prevedono pure qualche comportamento “elastico”, supportato sempre da validi motivi, soprattutto per quei comuni – e Monreale è fra questi – la cui natura topografica e il cui assetto viario rendono quasi fisiologici gli spostamenti verso i centri confinanti.
Detto di ciò che è avvenuto a Trapani per gli spostamenti da e per il comune di Erice o dell’azione in atto per consentire gli spostamenti tra San Giuseppe Jato e San Cipirello o tra Cinisi e Terrasini, o ancora fra Capaci ed Isola delle Femmine, Monreale potrebbe godere di un’interpretazione “estensiva” della norma. Interpretazione, peraltro, al centro delle interlocuzioni avvenute fra il sindaco Alberto Arcidiacono e la Prefettura, che dovrebbero essere messe nero su bianco in una circolare che proprio a villa Whitaker si starebbero apprestando a pubblicare.
Secondo questo criterio un po’ più elastico, quindi, e tenendo sempre a mente il “buon senso”, dovrebbe essere consentito, per esempio, per gli abitanti di Piano Geli (Monreale) raggiungere Boccadifalco (Palermo) per i loro acquisti, considerata la breve distanza e osservato soprattutto che sarebbe molto più disagevole recarsi a Monreale.


Stesso criterio, quindi, potrebbe valere per gli spostamenti in direzione Altofonte, considerato che la via Ponte Parco lega in maniera indissolubile i due centri, che per tantissime ragioni hanno motivi di interscambi commerciali. Senza considerare le esigenze di Aquino-Molara o della Panoramica-Rocca-Corso Calatafimi. Anche queste arterie, pertanto, potrebbero essere frequentate a doppio senso per consentire gli scambi commerciali quasi fisiologici per chi vi abita e per chi ha l’esigenza di “sconfinare” in territorio diverso da quello del comune di residenza.
Tutto ciò, però – lo ribadiamo ancora – senza mai dimenticare il buon senso, nella considerazione che le limitazioni, per quando antipatiche, una “ratio” ce l’hanno ed è quella di limitare fortemente il contagio i cui numeri, purtroppo, fino ad oggi sono estremamente preoccupanti.