Coronavirus, 170 nuovi casi in Sicilia: elezioni a rischio a Carini

Il sindaco di Carini, Giovì Monteleone

Il contagio sarebbe avvenuto durante l’ultimo referendum

PALERMO, 30 settembre – Ancora disagi e incertezze a causa del Covid-19: tra i contagi segnalati negli ultimi giorni due riguardano uno scrutatore e un impiegato dell’ufficio anagrafe del comune di Carini.

Nella cittadina sarebbero dunque a rischio le elezioni amministrative del 4 e 5 ottobre, così come ha dichiarato dal primo cittadino Giovì Monteleone. I contagi sarebbero emersi dopo il referendum tenutosi il 20 e il 21 settembre, e il sindaco del paese palermitano non esclude l’annullamento del voto. L’Asp ha già avviato le procedure di tracciamento dei contatti nonché l’impiego dei tamponi rapidi ai quali saranno sottoposti i dipendenti comunali, già risultati negativi ai test sierologici.
Intanto l’assessorato regionale alla Sanità ha predisposto l’attivazione di 33 posti letto presso il Policlinico Paolo Giaccone di Palermo per fronteggiare i sempre più numerosi casi di contagio riscontrati nell’intera provincia. Ad operare sinergicamente saranno i reparti di Medicina Interna e Neurologia, ai quali sono stati assegnati rispettivamente 20 e 13 posti letto. Un provvedimento incluso nel “piano a fisarmonica”, un insieme di misure volte a gestire al meglio l’emergenza Covid in Sicilia da parte delle strutture sanitarie.

Secondo quanto riportato nel bollettino del Ministero della Salute, sono 170 i nuovi casi emersi nell’Isola su 6.645 tamponi effettuati. Dei 170, 29 riguardano un gruppo di militari della marina sbarcati dalla Margottini, attraccata al porto di Siracusa. E’ stato registrato un aumento dei ricoveri (301 persone in degenza ordinaria, 19 in terapia intensiva) mentre per 2.546 positivi al Covid-19 è stato disposto l’obbligo di isolamento domiciliare. Il numero complessivo degli attualmente positivi si attesta a 2.866 unità, mentre risultano in totale 311 decessi (+1). Con un aumento di 90 unità, si attesta a 3.941 il numero totale dei dimessi guariti nella nostra regione.