Quel cimitero non s’ha da fare… perlomeno così

Netta presa di posizione del Comitato Pioppo Comune sul progetto in project financing di cui si parlerà lunedì in Consiglio

MONREALE, 23 gennaio – Cimitero sì, ma non questo e soprattutto con queste prerogative. La posizione del Comitato Pioppo Comune è chiara e dopo essere venuta fuori suoi social, attraverso dei messaggi diretti al sindaco Alberto Arcidiacono, adesso diventa a tutti gli effetti nero su bianco.

La discussione, per la verità antica, viene fuori alla vigilia della discussione in Consiglio comunale, prevista per lunedì pomeriggio, dove l’organismo sarà chiamato a prendere una importante decisione, dovendosi esprimere in merito ad una variante al piano regolatore generale per un progetto che ancora è alla fase del piano di fattibilità e che dovrà essere realizzato in contrada Renda (sopra Pioppo), in project finacing. Un termine, quest’ultimo, che in sostanza significa che la realizzazione tocca ad un privato con i suoi fondi, che poi, ovviamente, lo gestirà per trarne guadagno, ma alle condizioni (si spera) dettate dall’ente pubblico.
L’iter, lungo e laborioso, partì sul finire della gestione Di Matteo a Palazzo di Città, per proseguire, quindi, sotto la sindacatura Capizzi ed approdare, pertanto, ai giorni attuali, con sindaco Arcidiacono.

Il “no” del Comitato Pioppo Comune, che pur si dichiara favorevole alle realizzazione di un nuovo cimitero (quello attuale, tra l’altro, sta “scoppiando”) è fermo e deciso, ancorato su alcune considerazioni elaborate in una nota articolata diffusa pure alla stampa.
“Quanto costerà complessivamente un loculo alle tasche dei contribuenti, nel cimitero gestito da una ditta privata?” è la prima domanda che il Comitato si pone, per poi fare altre due considerazioni “L’area di Piano Renda si è sempre detto che fosse il posto giusto da destinare ad impianto sportivi all’aperto, anche perché confinante con il bosco. Dove si realizzeranno gli impianti sportivi in alternativa? Perché il comune non ha individuato un’area diversa, ad esempio un bene confiscato alla mafia?
Nella sua nota, il Comitato sottolinea “i rischi di mettere in mano a privati un servizio così importante”. “Non possiamo tornare a sederci all'area attrezzata di Aglisotto avendo di fronte un cimitero – Dice ancora – Sarebbe la conferma del futuro che oggi questa amministrazione ci prospetta.
Il cimitero lo vogliamo, ma prima ancora vogliamo e chiediamo un impegno pubblico: per l’adozione di un Piano Regolatore che argini le speculazioni sul territorio; per i giovani del territorio (impianti sportivi e centri culturali); per gli anziani e i disabili che non devono essere emarginati e lasciati soli. Chiediamo un impegno e un cronoprogramma preciso per il rispetto di questi punti in un’assemblea pubblica”.