Peccato che il Papa non venga a Monreale, noi ci avevamo provato...

Un anno fa un indimenticabile incontro privato con il Pontefice. LE FOTO

MONREALE, 14 settembre - La visita di un Pontefice è sempre un fatto che riveste un carattere storico. Un fatto che si ricorda a memoria d’uomo, ma che, soprattutto per le comunità di “periferia”, è destinato a rimanere negli annali. Peccato, quindi, che in occasione di questa visita di Papa Francesco a Palermo non ci sia stato spazio per una capatina a Monreale.

Domani Bergoglio sarà a Piazza Armerina, dove arriverà in elicottero, dopo essere atterrato a Fontanarossa, poi si dirigerà alla volta di Palermo, dove è già in agenda un fitto e rigido programma di appuntamenti. Fra questi però, purtroppo, non ci sarà quello nella cittadina normanna, dove il Santo Padre avrebbe ammirato senz’altro la magnificenza del Cristo Pantocratore. Probabile che su ciò abbiano influito motivi legati alla sicurezza, può darsi pure che la lunga sequela di incontri abbia fatto desistere Francesco o la sua organizzazione dall’aggiungere la cittadina normanna nel suo tour siciliano.
Eppure noi a portarlo a Monreale ci avevamo provato ed abbiamo quasi la certezza di esserci andati vicini. È successo il 30 settembre dello scorso anno, quando il Pontefice ha ricevuto in una lunga e quanto mai intensa visita privata una delegazione di monrealesi all’interno della sua residenza privata di Santa Marta, a due passi dalla Basilica di San Pietro in Roma.
Un gruppo guidato da don Innocenzo Bellante, parroco di Santa Teresa del Bambino Gesù, organizzatore dell’evento, ha incontrato un Papa Francesco versione quasi “domestica” in un faccia a faccia, per ovvie ragioni, impossibile da dimenticare. In quella circostanza il Papa si intrattenne a lungo con la delegazione di Monreale, ascoltando le problematiche di una comunità, come la presentò padre Bellante, di periferia. Francesco, con la sua semplicità e con la sua immediatezza, dispensò quasi due ore di aneddoti, battute, parole di conforto e carezze soprattutto ai bambini, sottoponendosi tra l’altro ad una lunga teoria di foto, selfie e pacche sulle spalle. Ed alla fine, quasi un paradosso, ringraziò la comunità monrealese per le “due ore di svago” che questa gli aveva permesso.
Domani Papa Francesco si sottoporrà ad un bagno di folla oceanico, così come successe a Benedetto XVI nell’ottobre di otto anni fa. Monreale sarà esclusa, ma si consolerà col ricordo di quella visita, che, seppur per pochi, ha rappresentato un legame indissolubile con il Papa argentino.