“Salviamo il fiume Oreto”, nel weekend al via la raccolta di firme

L’obiettivo è quello di fare diventare il fiume uno dei “Luoghi del cuore” del FAI

MONREALE, 7 settembre – “Salviamo il fiume Oreto, il corso d’acqua che unisce Monreale, Altofonte e Palermo e contribuiamo, con la nostra firma, a farlo diventare uno dei 'Luoghi del cuore' del FAI, firmando in uno dei banchetti che saranno allestiti nelle vie di Monreale in collaborazione con le associazioni ARCI-Link ed Agrisocial. Si inizia sabato 8, in via M.P. n.13 durante la “Festa della Salsa” e domenica 9 settembre in Piazza Guglielmo”.

Questo l'appello di Roberto Gambino, portavoce del movimento “Il Mosaico” impegnato, insieme a un folto gruppo di professionisti, studenti, imprenditori e liberi cittadini ad avviare processi di programmazione e progettazione partecipata per rilanciare la rinascita culturale e sociale della cittadina normanna.
La raccolta firme, a cura del Comitato “Monreale per il fiume Oreto” in parallelo con il “Comitato Pioppo Comune”, nasce dall'esigenza di incrementare il numero dei voti in favore di un'area che aspira a diventare protetta e che sul sito del FAI è già fra i luoghi più votati con buone potenzialità di aspirare alla vetta della classifica.
“Il fiume Oreto”, si legge su sito del FAI, “… necessità, in primo luogo, di essere reso fruibile al pubblico e di uno stretto monitoraggio delle attività illecite, che su di esso si svolgono, per iniziare un cammino verso la rinaturalizzazione dei tratti extraurbani e della urbanizzazione ragionata dei tratti urbani”. La candidatura del fiume Oreto a “Luogo del cuore” del FAI è stata proposta dal comitato che prende il suo nome e voluto da privati cittadini e associazioni, quali EcoMuseo Mare Memoria Viva, WWF Sicilia Nord Occidentale, Legambiente, interessati alla riqualificazione del fiume e della sua valle, da anni in stato di abbandono, degrado, abusivismo, illegalità e inquinamento ed è finalizzata a ottenere una delle ricompense messe in palio dal Fai e dalla banca Intesa San Paolo.

“Ci rendiamo conto - continua Roberto Gambino- che una riqualificazione completa del sito costa milioni di euro, ma l'iniziativa del prossimo week-end potrebbe essere l'occasione giusta per attrarre l’attenzione dei cittadini monrealesi e delle istituzioni su un’area che merita il nostro supporto in quanto patrimonio del nostro territorio. Raggiungere la vetta della classifica, insieme al Comitato promotore e a tutti coloro che ci hanno creduto, avvierebbe un percorso di riqualificazione che darebbe la possibilità al sito naturalistico, così rappresentativo per i comuni coinvolti, di rinascere a nuova vita. Un'occasione che non possiamo perdere per il recupero e la salvaguardia ambientale del nostro territorio che, inoltre, può rappresentare un volano per attrarre ulteriori finanziamenti comunitari”.