Quartiere Bavera, la battaglia persa dei rifiuti

Conferimenti selvaggi e la zona diventa un immondezzaio. C’è chi invoca maggiori controlli. LE FOTO

MONREALE, 20 giugno – L’azzeramento, così come gli addetti chiamano l’eliminazione completa dei rifiuti dal territorio, era avvenuto soltanto venerdì scorso. Da allora, sono passati solo quattro giorni, la situazione nel quartiere Bavera è tornata indietro, peggio di prima.

E in questo caso, poco ma sicuro, la qualità del servizio o eventuali mancanze di questo non c’entrano nulla. Qui si tratta, volendo chiamare le cose con il loro nome, di semplice inciviltà. Di grande, evidente e palese inciviltà. In pochi giorni il quartiere è tornato ad essere un immondezzaio a causa non solo del mancato rispetto dei giorni stabiliti per un corretto conferimento, ma soprattutto, purtroppo, di un malcostume dilagante di abbandonare la spazzatura un po’ dovunque. Anche e soprattutto dove non si dovrebbe. Condotto da gente che non si cura per nulla del fatto che non è il giorno indicato per gettare i rifiuti e non si cura nemmeno del fatto che i sacchetti vanno posti davanti la propria abitazione, scaraventando fuori dalla propria abitazione di tutto.
I risultati sono quelli che mostrano le nostre foto. E meno male che il quartiere della Bavera non sia fra quelli generalmente battuti dai turisti. Altrimenti al danno di tutto questo degrado si aggiungerebbe la beffa di una brutta figura internazionale.

La situazione sembra al collasso, tanto che stamattina è partito un mini-tour capeggiato dal comandante della Polizia Municipale, Luigi Marulli, accompagnato dagli impiegati del Comune e della ditta Mirto, finalizzato ad una ricognizione della situazione, ma soprattutto a cercare di capire le mosse da mettere in campo. E per i prossimi giorni, così come invocano (sommessamente, per evitare ritorsioni) i cittadini sensibili (e sono tanti), che invece osservano le disposizioni del Comune, non è escluso che possa partire un’azione repressiva, da sempre invocata, ma mai finora attuata seriamente. Unico modo, probabilmente, per dare una sterzata ad una situazione che va sempre più indietro e che, con le nuove disposizioni varate dalla Regione, sembra ormai ad un punto di non ritorno.