Staccate le dita di “Zi Dima”, senza motivo alcuno
MONREALE, 6 maggio – Difficile trovare una spiegazione ad un gesto vandalico, se non con l’inciviltà, la maleducazione ed il rispetto delle cose altrui pari allo zero. Difficile, se non impossibile, capire perché qualcuno decide di passare il tempo staccando le dita di terracotta al pupazzo che adorna la giara ubicata in piazza Guglielmo.
La giara, probabilmente si ispira alla celebre novella pirandelliana, con Zi Dima protagonista della riparazione di quella di don Lollò. Materia probabilmente lontana anni luce da chi si rende autore di gesti di questo livello.
Facile, a questo punto, pensare a quanta inciviltà ci sia dietro un gesto che può sembrare banale, ma che denota, invece, un livello sociale e culturale da terzo mondo. E così il motto, triste e ripetuto, che sentiamo spesso (da noi non può resistere niente) si rivela veritiero. Colpa, molto probabilmente, dell’azione incivile di ragazzini che imperversano in piazza Guglielmo a tutte le ore del giorno (e spesso, purtroppo, pure della notte), sapendo di godere della più totale impunità che li rende forti e che fa in modo che queste azioni rimangano senza colpevoli, ma con tanato amaro in bocca.