Doverosa precisazione su una questione che credevamo inesistente
MONREALE, 14 marzo - Facciamo subito una precisazione doverosa, per quanto forse superflua: la Via Crucis, organizzata dall’ex deputato Tonino Russo, in programma per la domenica delle Palme per le vie cittadine, si terrà. Ogni altra affermazione è del tutto gratuita e priva di fondamento.
Facciamo questa precisazione, che non ritenevamo affatto necessaria, poiché con stupore, ma senza rinunciare ad un sorriso (per quanto un po’ amaro), abbiamo appreso delle voci che si sono rincorse in questi giorni a Monreale circa l’annullamento della manifestazione a seguito dell’articolo da noi pubblicato, a firma del direttore della nostra testata, Enzo Ganci sulla dichiarazione di dissesto finanziario da parte del Comune di Monreale, avvenuta lunedì sera in Consiglio comunale. Quell’articolo era titolato: “La ‘Via Crucis’ è finita: il piano di riequilibrio è già un ricordo, da oggi è default”. Un titolo e soprattutto un articolo che - pensavamo noi - non lasciasse spazio ad equivoci o a letture distorte. Ed invece, ahinoi, siamo stati costretti a ricrederci, poiché la lettura di qualcuno, che definire frettolosa è poco, ha ingenerato un equivoco, creando un tam-tam totalmente infondato, secondo il quale la Via Crucis non si sarebbe tenuta più.
Evidentemente, non ce ne voglia nessuno, abbiamo sopravvalutato qualche nostro distratto lettore, confidando nella media capacità di discernimento, così come nell’estrema chiarezza del contenuto dell’articolo che di tutto parlava tranne che di una manifestazione annullata. Abbiamo usato il termine “Via Crucis”, con tanto di virgolette, poiché, purtroppo, in senso figurato il piano di riequilibrio (citato, tra l’altro, nel titolo) lo è stato, fino al momento della sua fine, avvenuta, come tutti sanno, lunedì sera, quando il Consiglio comunale ha approvato la delibera di dissesto.
Se abbiamo arrecato danno agli organizzatori della Via Crucis vivente, che si terrà - lo ribadiamo - domenica 25 marzo, ce ne dispiacciamo e ce ne scusiamo sinceramente, pur convinti di non aver leso nessuno né, meno che mai, voluto farlo. Per l’avvenire, senza voler offender nessuno (ci mancherebbe), invitiamo ad una lettura più attenta. Certi spiacevoli equivoci non avranno ragione di esistere.