Lo ha deciso la Giunta comunale nella seduta di martedì scorso
MONREALE, 14 dicembre – Sono trascorsi ben 13 anni dalla scomparsa di Enzo Rossi, uno degli ultimi pupari della Sicilia, ed il Comune lo ha voluto ricordare con l'intitolazione di una strada situata nei pressi della via Circonvallazione, a Monreale.
La delibera predisposta dal Servizio Demografico del Comune di Monreale, dopo avere ottenuto l’ok della commissione Toponomastica, è stata approvata dalla Giunta presieduta dal sindaco Piero Capizzi, che ha esaminato ed accolto all'unanimità di voti favorevoli, la proposta presentata dalla famiglia Rossi di assegnare un toponimo al proprio congiunto che con grande maestria e il profuso impegno si è distinto nell'arte culturale popolare siciliana.
Enzo Rossi, morto all'età di 72 anni, era un'operante e costruttore di pupi siciliani di straordinaria bellezza, arricchiti di armature possenti e scintillanti realizzate, forgiate e dipinte dallo stesso maestro.
Un uomo che costruiva i suoi pupi con meticolosità, la cui maestria gli ha permesso di conoscere, tra le infinità di persone, anche Onofrio Sanicola, proprietario di diversi teatri a Marineo, Roma e Milano, di cui divenne grande amico a tal punto da eseguire insieme numerosissimi spettacoli nel "Teatro Guglielmo", all'interno dell'Istituto Sacro Cuore di Monreale.
Rossi si può considerare il custode di un patrimonio inestimabile che con impegno ed estro ha realizzato veri e propri gioielli dell'artigianato siciliano ed ha partecipato a numerose trasmissioni radiotelevisive, portando in tutto il mondo le storie dei paladini di Francia.
Ha collaborato con i fratelli Munna, teatranti monrealesi, con Ciccio Sclafani ed ha eseguito numerosi spettacoli con la collaborazione di Piero Scalisi, anch'egli puparo - figlio del già citato maestro Ciccio Scalisi – facendo conoscere le imprese eroiche dei paladini di Carlo Magno.
Nel corso del 2014, a dieci anni dalla sua scomparsa, il figlio Benedetto, ripercorrendo il sentiero commosso dei ricordi, ne ha tracciato un profilo umano e professionale dai contorni nitidi, ricostruendo le tappe fondamentali della sua formazione, la passione per il teatro dei pupi in un opuscolo dal titolo "Elogio della memoria", arricchito inoltre da un'interessante documentazione fotografica e da alcune opere di artisti che l'hanno conosciuto.