I casi sono ormai innumerevoli e nessuno intravede una soluzione
MONREALE, 27 novembre – “Storie di tutti i giorni” era la canzone con cui Riccardo Fogli vinse il Festival di Sanremo nel 1982. Attaccava: “Storie di tutti i giorni, vecchi discorsi sempre da fare”. Sembra tagliata apposta per quello che succede, purtroppo molto spesso, a Monreale con la sosta selvaggia, gli autobus bloccati ed il traffico impazzito.
La storia di tutti i giorni si è ripetuta anche oggi: macchina parcheggiata in maniera “creativa” in via Archimede, mezzo dell’Ast che non passa, lunga coda che si forma dietro fino a chissà dove ed automobilisti imbufaliti che strombazzano all’impazzata e smoccolano in tutte le lingue che conoscono.
I nostri articoli, ormai, sono innumerevoli e purtroppo, tutti molto simili. Anche perché la situazione, di volta in volta, cambia davvero poco: cambia la location (via Archimede, per la verità è un posto molto gettonato), cambia la durata del caos, cambiano i protagonisti. Non cambiano, invece, le parolacce lanciate da chi si imbatte in un pandemonio di questo tipo, non cambia, soprattutto la maleducazione. Non cambia, infine, purtroppo, la sensazione di trovarsi di fronte ad un problema irrisolvibile, di fronte al quale non si può fare nulla, perché voluto dal destino cinico e baro.
Con questo livello di inciviltà automobilistica (non lo diciamo noi, purtroppo lo dicono le statistiche impietose) probabilmente l’unica soluzione sarebbe la repressione dura. A patto di essere dotati degli strumenti necessari: uomini in divisa in numero congruo per le strade, mezzi di rimozione forzata attivi 365 giorni l’anno. Questa sfida, però, purtroppo non l’ha vinta nessuna amministrazione si sia succeduta al governo della città, perlomeno negli ultimi anni. Ai monrealesi, pertanto, resterà di smoccolare ancora a lungo.