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Rubavano l’acqua destinata a Grisì, quattro persone denunciate

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Oggi una task-force di carabinieri e tecnici del Comune ha smascherato i furti. LE FOTO

MONREALE, 15 luglio – Quando i carabinieri si sono presentati nelle abitazioni, assieme ai tecnici del Comune di Monreale, chiedendo di vedere gli allacci idrici ai proprietari, questi hanno capito presto che per loro il “giochetto” poteva ritenersi concluso. A quel punto il sospetto che l’acqua destinata a Grisì si perdesse per strada era diventato realtà. Acqua che non arrivava a destinazione non per le “fisiologiche” perdite lungo la condotta, ma perchè qualcuno la rubava. Qualcuno che è oggi è stato smascherato con tanto di prove alla mano.

E così, al termine di un lavoro paziente ed efficace, compiuto da una vera e propria task-force, composta dai carabinieri e dai tecnici del Comune, quattro persone sono state denunciate oggi in stato di libertà per furto d’acqua, perché colte sul fatto con allacci abusivi sulla condotta Dammusi. Prendevano acqua, non soltanto per usi potabili, ma anche per quelli irrigui, considerato che con quell’acqua irrigavano i loro campi.
In pratica, dei circa tre litri al secondo che passano da quella condotta, almeno uno si perdeva per strada a causa dei furti, depauperando, quindi l’approvvigionamento della frazione di Grisì, che, non a caso, da sempre (ed in questi giorni in modo particolare) ha patito la sete. L’azione congiunta dei carabinieri e dei tecnici del comune è partita intorno alle 11 del mattino ed è andata avanti per tutta la giornata, sotto il sole cocente.
Qualcuno dei proprietari inizialmente sembrava cascare dalle nuvole, salvo poi dover ammettere che il trucco c’era e serviva per rifornirsi d’acqua. Il metodo era semplice: allacciarsi alla condotta in ghisa, posta sottoterra, con un appresamento clandestino, che, data la pressione notevole dell’acqua veicolata, non necessitava nemmeno di motorini. Un sistema sicuro, che consentiva di essere riforniti senza nemmeno dare nell’occhio.
“Ringrazio l’Arma dei carabinieri per l’eccellente lavoro svolto – ha detto il sindaco Piero Capizzi, che ha preso parte personalmente alle operazioni di controllo -. In una terra dove fino a ieri lo Stato non arrivava nemmeno, queste ricerche hanno consentito di smascherare allacci abusivi che mettevano in ginocchio una frazione di circa mille abitanti come quella di Grisì. Proseguiremo su questa strada, se il caso, mettendo a nudo i tre chilometri di condotta per individuare altri eventuali allacci abusivi. È chiaro che chiederemo i danni a chi ha rubato l’acqua e ci costituiremo parte civile nei processi che saranno intentati contro di loro”.

 

Studio Valerio
Studio Valerio
· Enzo Ganci · Editoriali

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