Il ricordo del sacrificio di Biagio Giordano è ancora vivo: celebrata oggi la giornata della Liberazione

Un lungo corteo si è snodato da piazza Canale a via Pio La Torre. LE FOTO

MONREALE, 25 aprile – Un appuntamento che, come ogni anno, vuole mantenere vivo il ricordo dei caduti per la libertà e tramandare alle giovani generazioni il valore della Resistenza al dominio nazifascista. Un appuntamento, quindi, che dovrebbe essere nei cuori di tutti.

Con queste finalità si è tenuto stamattina, organizzato come sempre dal circolo Auser “Biagio Giordano” di Monreale, la tradizionale sfilata del giorno della Liberazione, con un corteo che ha preso le mosse da piazza Canale per dirigersi in via Pio La Torre, quartiere Case Popolari, dove sorge il monumento ai caduti. Lì, da un emozionatissimo, Giovanni Schimmenti, attivista del circolo, è stata ricordata la figura del partigiano-eroe monrealese, ucciso ad Imperia dai tedeschi nel febbraio del 1945 e la sua struggente lettera inviata ai genitori, pochi minuti prima di essere fucilato.

La manifestazione, ben riuscita nel complesso, ha visto la partecipazione del vicesindaco Giuseppe Cangemi (il sindaco Piero Capizzi non ha potuto prendere parte per impegni precedentemente assunti), del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Di Verde, degli assessori Nicola Taibi e Giuseppe Magnolia e di alcuni consiglieri comunali. Presenti pure l’Arma dei carabinieri, la Polizia Municipale, ed alcune associazioni presenti nel territorio, i familiari di Biagio Giordano. A ricordare il valore della libertà e dei sacrifici anche in termini di vite umani che questa ha comportato anche il presidente del circolo Auser, Luigi Mazzola.

L’iniziativa è stata allietata dalla banda de “I fiati della normanna” che ha suonato nel corso del lungo corteo che si è snodato lungo le vie cittadine e poi sul luogo della commemorazione e il gruppo folk Trinacria Bedda, che ha presentato parte del proprio repertorio con canti e balli della tradizione siciliana, riscuotendo consensi ed applausi.
Debole, come sempre purtroppo, ma questo è un altro discorso, la partecipazione della cittadinanza, non particolarmente attenta a coltivare la cultura della libertà e della memoria di tanti importanti valori.