Raccolta differenziata “porta a porta”: oggi è andata meglio

L’amministrazione parla di bilancio positivo. In arrivo i sacchetti biodegradabili, ma ci sono le critiche di “CambiAmo Monreale”

MONREALE, 14 marzo – Oggi è andata decisamente meglio. Al secondo giorno di raccolta differenziata “porta a porta” il bilancio del conferimento dei rifiuti è molto più confortante rispetto a ventiquattr’ore prima. Al debutto, infatti, lo spettacolo era stato deprimente: conferimenti sbagliati con materiale diverso rispetto a quello previsto dall’ordinanza, ma soprattutto, purtroppo, abbandono indiscriminato dei rifiuti lì nelle vecchie postazioni dove prima c’erano i cassonetti da dove erano stati tolti.

Chissà, forse si è rivelata efficace l’azione di controllo condotta ieri mattina, con la quale l’amministrazione comunale, supportata dal personale di Polizia Municipale, ha individuato e multato almeno una decina di cittadini, colpevoli di aver abbandonato i propri rifiuti per strada, dando luogo quindi a delle mini discariche a cielo aperto.
Stamattina, pertanto, già di buon ora, quando sono ripresi i controlli nei quartieri Bavera e Carmine, il bilancio era nettamente migliore, con percentuali di errore capovolte rispetto a ieri: tanti conferimenti corretti, pochi quelli sbagliati.

L’amministrazione torna sulla questione delle multe, affermando che, almeno in questa prima fase, si chiuderà un occhio per i cittadini che conferiscono il materiale sbagliato rispetto a quello calendarizzato, ma si bastoneranno quelli che conferiscono in maniera selvaggia nelle ex postazioni, adesso abolite.
Inoltre, come rende noto l’assessore ai Servizi Ambientali, Giuseppe Cangemi, nei prossimi giorni verranno distribuiti i sacchetti biodegradabili per l’umido. Frattanto, continuerà l’opera di informazione e divulgazione delle nuove regole, sempre con il metodo del “porta a porta”.
Ma, dopo il bilancio del primo giorno, al termine del quale il bilancio non era stato certo esaltante, si sono fatti sentire i consiglieri di Cambiamo Monreale, Giuseppe Guzzo ed Antonella Giuliano, che entrano in tackle sull’operato dell’amministrazione comunale.
Guzzo e Giuliano parlano di “atteggiamento quantomeno improvvisato di chi al contempo ne approfitta per multare cittadini ignari ancor prima che gli stessi possano capire il motivo della sanzione stessa”.

Alla base delle loro critiche la mancanza di quella che chiamano una “completa e soddisfacente campagna di informazione, sensibilizzazione ed educazione all’ importanza della differenziata dove invece nulla di tutto questo è stato fatto per ragioni a noi sconosciute, si decide, nel giro di poche settimane, di partire senza informazione alla cittadinanza (se non con una serie di bigliettini volanti appesi qua e là di cui si pretende che tutti abbiano preso visione), senza dotazioni che permettano l’esperimento della raccolta in modo efficiente, senza tener conto delle diverse esigenze tra cittadini e attività commerciali, con il risultato che è sotto gli occhi di tutti”.
Non vorremmo dover pensare che il motivo principale di questa partenza così accelerata e disorganizzata sia principalmente un voler far cassa sulla pelle dei cittadini perché questo sarebbe l'ennesima beffa nei loro confronti.
In pratica i monrealesi non solo non avranno uno sconto sul tributo ma addirittura -la barzelletta- dovranno dotarsi a proprie spese di secchi e sacchetti idonei per realizzare quello che dovrebbe fare un’amministrazione con un piano ben organizzato, pena la sanzione.
Siamo ad un paradosso che potrebbe disincentivare comportamenti virtuosi e incentivare quelli meno nobili ma determinati dalla paura di essere in ogni caso sanzionati senza sapere il perché.

A questo punto invece che parlare di educazione del cittadino dovremo iniziare a parlare di educazione e formazione dei nostri governanti. Iniziamo a volgere lo sguardo e a prendere esempio da quei tanti comuni virtuosi dove già da anni la differenziata è a pieno regime e da cui noi siamo lontani, ad oggi, anni luce.
Invitiamo quindi l'amministrazione ad adoperarsi affinché quello che ad oggi appare come un errore dilettantistico eviti di trasformarsi in un'emergenza sanitaria ed a sospendere l'erogazione di qualsiasi sanzione (quelle già emesse sono a nostro avviso contestabili per la mancanza di un apposito regolamento) fino a quando non avrà garantito la corretta informazione della cittadinanza circa le procedure di raccolta”.