Un anno fa scompariva Bino Li Calsi, figura di prim’ordine della storia monrealese contemporanea

A lui sono legati tanti passi importanti della crescita della comunità cittadina

MONREALE, 13 marzo – Parlare di Bino Li Calsi ad un anno dalla sua scomparsa significa parlare “del” sindaco e non di “un” sindaco. Un primo cittadino che teneva a mantenere un saldo rapporto con i problemi della società e la democrazia, quelli che oggi ci inducono a ricordarlo, non tanto e non solo per la militanza partitica, ma per il suo impegno civile, per la sua proposta progettuale e la determinazione nello svolgimento dei ruoli assunti nel corso della vita associativa, in quella professionale, pubblica della sua comunità e della realtà regionale.

Il 17 di questo mese verrà ricordata la notevole e multiforme personalità dell’uomo dalle virtù amministrative che hanno lasciato il segno nel contesto operativo della città di Monreale e non solo, affermando le sue doti di leader anche in settori come la programmazione e gestione dei parchi e riserve del territorio siciliano.
Li Calsi fu disponibile al dialogo, interprete del proprio tempo ed attento osservatore di ciò che stava maturando in politica, nella società e nella cultura, nonché nei bisogni sociali e nella relazione tra l’intervento dell’uomo e la tutela dell’ambiente e della natura. Esigenze queste che emergevano negli anni del dopoguerra, nei quali riteneva di poter perseguire una politica degasperiana con tendenze di apertura verso i socialisti. Bino Li Calsi, il primo segnale da sindaco, lo diede quando nel ’66 emanò un provvedimento molto difficile da essere messo in atto e cioè: la eliminazione della vendita, con l’uso degradante dei tanti chioschi improvvisati nel centro storico e nell’asse centrale della città . L’altro provvedimento, coraggioso per quei tempi, fu quello dell’ordinanza della chiusura domenicale per tutti i negozi . Altri segni indelebili mandati avanti da Li Calsi sono stati rivolti alla difesa del territorio.

La chiamata a Monreale del più importante urbanista d’Italia Giovanni Astengo non potrà mai essere dimenticata. Bisognava fare i conti con i tanti interessi personalistici in un Far West infinito di proprietari portati solamente a difendere il loro orticello, nel quale, invece, Astengo poneva al centro l’importanza del duomo e la salvaguardia di ciò che lo circonda. Negli anni ’70 Bino Li Calsi promosse un gemellaggio con Montreal, perché tutti gli italiani del Canada non si sentissero stranieri in quella lontana terra e tra questi tanti figli monrealesi. Ma il ricordo storico di Bino Li Calsi è riferito al Piano Regolatore Generale, redatto nel 1973 dal professore Astengo, deliberato in Consiglio Comunale il 7 luglio 1977 con provvedimento n° 189. Il piano in seguito venne approvato dal Consiglio Regionale dell’Urbanistica – Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, adunanza dell’11 febbraio 1980 voto n°68. Il successivo 22 aprile, con delibera numero 193, il Consiglio comunale recepiva il voto del Consiglio Regionale dell’Urbanistica.

Legati alla figura di Bino Li Calsi non possono essere dimenticati due momenti storici relativi alla comunità monrealese. Era lui il sindaco accanto al quale il capitano Emanuele Basile accompagnava il simulacro del Santissimo Crocifisso durante la processione del 3 maggio del 1980, cioè poche ore prima che l’ufficiale venisse freddato a piazza Canale. Era sempre lui il sindaco, qualche mese dopo, quando a Monreale giunse la regina Elisabetta d’Inghilterra in visita al duomo normanno.