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Incendio di Casaboli del 2020, il tribunale condanna il “piromane”

| Nera e giudiziaria

Legambiente: “Una sentenza che ci soddisfa”

PALERMO, 26 marzo - Il Tribunale collegiale di Palermo ha condannato a 7 anni di reclusione, con l'aggravante del danno grave e persistente all'ambiente, al risarcimento alle parti civili ed al pagamento delle spese legali, (…)

(…) un imputato accusato di avere appiccato l'incendio, nell'agosto 2020, nel bosco di Casaboli, vicino Monreale, demanio dello Stato e zona di protezione speciale. Nel rogo sono andati in fumo 85 ettari di macchia mediterranea ed un bosco di conifere e latifoglie. Lo rende noto Legambiente che nel processo si era costituita parte civile con l'avvocato Daniela Ciancimino.
"Una sentenza - dice Tommaso Castrovovo, presidente di Legambiente Sicilia - che ci soddisfa perché mette in risalto il danno persistente arrecato all'ambiente e che l'imputato, oltre alla condanna, dovrà risarcire le parti civili. A noi è stato riconosciuto l'impegno a tutela dell'ambiente ed in particolare alla prevenzione degli incendi, sui quali Legambiente presenta ogni anno il report Italia in fumo, con numeri, dati e proposte e con azioni di informazioni, sensibilizzazione monitoraggio della campagna Sicilia messa a fuoco".
(ANSA).

 

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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