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Monreale, turbativa delle operazioni di gara: per un imprenditore di San Giuseppe Jato interviene la prescrizione

| Nera e giudiziaria

La conclusione dell’iter giudiziario arriva dopo nove anni

MONREALE, 7 gennaio – Era stato accusato dai funzionari del Comune di Monreale di avere turbato la libertà degli incanti relativi ad una gara indetta per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

Quel giorno intervennero i carabinieri della Compagnia di Monreale arrestando l’imprenditore titolare di una impresa con sede a San Giuseppe Jato che restò in carcere un giorno.
Dopo un processo durato 9 anni, adesso per l’imprenditore jatino interviene la prescrizione. I fatti risalgono al 18 novembre 2015 quando il Comune di Monreale pubblicò un bando di gara con partecipazione aperta per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
A.B., imprenditore con sede in San Giuseppe Jato, dopo avere preso visione del bando, presentò la sua offerta. Al momento dell’apertura delle buste la commissione di gara composta da cinque funzionari del Comune di Monreale escluse l’impresa di A.B. sostenendo che la stessa non risultava invitata dagli uffici comunali.
L’Imprenditore, allora, consegnava alla commissione di gara la lettera di invito contenente anche il numero di protocollo della presentazione dell’offerta.
A questo punto A.B. chiedeva la riapertura del verbale e l’esame dell’offerta presentata dalla sua azienda. I funzionari comunali sostenendo che A.B. stesse bloccando con minacce le operazioni di gara, chiedevano l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Monreale. Nel frattempo anche l’imprenditore chiamava i carabinieri denunciando le gravi irregolarità dell’ufficio di gara.
I militari intervenuti traevano in arresto A.B. che l’indomani veniva tratto a giudizio per la udienza di convalida del fermo. I difensori di A.B., gli avvocati Salvino e Giada Caputo sostenevano la fondatezza delle ragioni dell’imprenditore e il giudice non convalidava il fermo disponendone la immediata scarcerazione. A.B., nel frattempo presentava ricorso al Tar per chiedere l’annullamento delle operazioni di gara.
Dopo il rinvio a giudizio i due difensori tramite l’esame di alcuni testimoni riaffermavano che A.B. non aveva turbato le operazioni di gara, anche perche’ al momento delle contestazioni i verbali sarebbero stati gia’ redatti e conclusi.
Nel frattempo il Comune di Monreale si era costituito parte civile. Il giudice monocratico al termine della udienza di oggi in accoglimento della richiesta formulata dagli avvocati Salvino e Giada Caputo ha disposto la prescrizione del reato.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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