Non ci fu interruzione di pubblico servizio, la protesta degli animalisti finisce in prescrizione

(foto archivio Monreale News)

In molti ricordano ancora l'invasione del municipio del 31 maggio 2014

PALERMO, 28 novembre - Finisce con la prescrizione la vicenda, diventata famosa, dell'occupazione del palazzo del municipio da parte di un gruppo di animalisti, avvenuta il 31 maggio del 2014.

Oggi, infatti, dopo 8 anni, oggi il giudice monocratico della IV sezione penale del tribunale di Palermo, accogliendo la richiesta della difesa, ha ritenuto prescritti i reati di invasione di uffici pubblici e interruzione di pubbliche riunioni, che era stato addebitato ad un gruppo di animalisti, tra cui la monrealese Silvana Lo Jacono.

Quel giorno, in pieno clima elettorale, i rappresentanti di associazioni di difesa del cane e di animali in genere, per denunciare le condizioni in cui venivano tenuti alcuni cani, affidati all'amministrazione comunale e per segnalare la mancata realizzazione di spazi comunali destinati al ricovero di animali, avevano in più occasioni chiesto incontri con rappresentanti del Comune per trovare una soluzione a tutela dei quadrupedi.
Stante il silenzio istituzionale, la Lo Jacono unitamente ad altre 7 persone impegnate nelle iniziative a difesa degli animali, decidevano di protestare all'interno del Palazzo di Città, portando con loro diversi cuccioli.

Dopo una serie di inviti a lasciare i locali pubblici, le sette persone venivano denunciate alla Procura della Repubblica. La difesa della Lo Jacono Silvana, composta dagli avvocati Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro con la ammissione di numerosi testimoni, dimostrava la non interruzione di pubbliche funzioni e che la manifestazione aveva semplicemente lo scopo di richiamare l'attenzione del Comune sulla drammatica vicenda degli animali in abbandono.