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La moneta era riprodotta, ma non falsa: una ''R'' fa assolvere un giovane monrealese

| Giuseppe Cangemi | Nera e giudiziaria

La vendita sarebbe dovuta avvenire sul portale “Subito.it”

MONREALE, 20 luglio – A scagionarlo è stata una “R”. Piccola, minuscola, ma fondamentale. È stata la presenza di questa lettera dell’alfabeto a far propendere il giudizio in suo favore. Altrimenti, con ogni probabilità, sarebbe passato come l’autore di una truffa online.

Con questa motivazione, sostanzialmente, il tribunale di Palermo, seconda sezione penale, nella persona del giudice monocratico Maria D’Antonio, ha assolto R.V.31enne monrealese che voleva vendere su internet, attraverso il portale “Subito.it” una moneta antica, che si sarebbe configurata come risalente all’impero romano.
La vicenda giudiziaria era iniziata cinque anni fa, quando i carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale, monitorando le vendite online, si erano accorti dell’inserzione del monrealese, che chiedeva 150 euro per cedere la moneta ai potenziali compratori.

I militari, al termine di una perquisizione, avevano sequestrato la moneta al giovane, denunciandolo per la vendita di un prodotto contraffatto.
V.R., però, in sede di dibattimento, sostenuto dall’avvocato Piero Capizzi, ha fatto notare come sulla moneta, seppur di piccolissime dimensioni, fosse raffigurata una “R”, significante appunto – come sanno i collezionisti di numismatica – come la moneta fosse una riproduzione e non un pezzo autentico, che peraltro avrebbe avuto un valore ben più importante (circa 2.000 euro). In pratica: l’annuncio su “Subito.it” non riportava la dicitura di moneta riprodotta, ma la presenza della piccola “R” avrebbe reso tutto chiaro. Il giovane, tra l’altro, come avviene in questi casi, nella sua inserzione aveva postato la foto fronte-retro della moneta dalla quale era possibile apprezzare, appunto, la presenza della “lettera-spia”.
Il monrealese, pertanto se l’è cavata perché “il fatto non costituisce reato”. Non è reato, infatti, vendere un oggetto riprodotto. Il piemme aveva chiesto la condanna a due mesi.

 

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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