In sede di udienza di convalida il giudice aveva chiesto la detenzione in carcere
MONREALE, 14 giugno – Ottiene i domiciliari S.M., residente a Grisi, che era stato tratto in arresto venerdì scorso dai carabinieri della locale Stazione per coltivazione di circa duemila piantine di marijuana, alcune delle quali ancora in florescenza.
I militari dopo i controlli di rito, su indicazione della Procura della Repubblica di Palermo avevano disposto il fermo di S.M. e trasmesso gli atti per il giudizio di convalida del fermo di polizia. Nel frattempo l'umo veniva richiuso nel carcere di Pagliarelli. Le piantine venivano distrutte dal personale della Stazione dei carabinieri di Grisi. Oggi si è’ tenuta presso l’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale d Palermo, l’udienza per la convalida del fermo di polizia. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la custodia cautelare in carcere in quanto sussistente il pericolo di reiterazione del reato.
La difesa di M.S. composta dagli Avvocati Salvino Caputo, Francesca Fucaloro e Giada Caputo, hanno fatto rilevare lo stato di incensuratezza dell’indagato e la inesistenza del pericolo di reiterazione, in quanto la misura degli arresti domiciliari ben poteva eliminare tale pericolo.
Il giudice al termine dell'udienza ha accolto le richieste della difesa e sostituito la misura della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari presso la abitazione familiare. “Nei prossimi giorni valuteremo – hanno affermato i legali – dopo avere avuto piena visione degli atti processuali le iniziative difensive da porre in essere stante lo stato di incensuratezza di S.M”.