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L’hashish era a basso principio attivo, la condanna arriva ''solo'' a 4 mesi

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

G.P., monrealese, ne deteneva 500 grammi, ma passa il principio della “modica quantità”. Il piemme aveva chiesto 2 anni

MONREALE, 28 maggio – Era stato fermato per un controllo dai Carabinieri della Compagnia di Palermo San Lorenzo mentre si trovava alla guida della propria autovettura. I militari insospettiti dal comportamento di G.P.,43 anni, residente a Monreale avevano sottoposto a perquisizione l’autovettura.

Sotto il sedile posteriore della Mercedes avevano rinvenuto 5 panetti per un importo complessivo di 500 grammi di hashish. G.P. aveva motivato la detenzione della sostanza stupefacente col fatto che versava in precarie condizioni economiche. Intanto l’azienda presso la quale prestava servizio aveva disposto la sospensione del rapporto di lavoro.

Era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari ed il giudice aveva disposto il giudizio immediato . I difensori di G.P., Salvino e Giada Caputo, avevano chiesto la trasformazione del giudizio immediato in giudizio abbreviato da celebrarsi davanti il giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo. Il giudice, quindi, ha accolto la tesi difensiva secondo la quale trattavasi di sostanza stupefacente con un ridotto principio attivo e quindi integrava la fattispecie di modica quantitù. Il Pubblico Ministero aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione. Al termine della camera di consiglio G.P. è stato condannato alla pena di 4 mesi di reclusione, pena sospesa e revoca della misura cautelare.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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