Mafia, sequestrati i beni della famiglia Grizzaffi

Il valore complessivo è stimato attorno ai 500 mila euro

CORLEONE, 11 dicembre – Nella giornata di ieri, i carabinieri del Ros coadiuvati da quelli del Comando Compagnia Carabinieri di Corleone, hanno dato esecuzione ad un Decreto di Sequestro beni emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione su proposta della Procura della Repubblica di Palermo nei confronti di Mario Salvatore Grizzaffi e del suo nucleo familiare, per un valore complessivo di circa 500.000 euro.

Si tratta di una delle famiglie più influenti all’interno del panorama mafioso della provincia palermitana, ovvero quella dei Grizzaffi. Questo dato non è ricavabile esclusivamente dalla mera parentela con il suo principale esponente, nonché capo indiscusso dell’organizzazione mafiosa siciliana, il defunto Totò Riina ma piuttosto trova autonomo e ben più grave fondamento dall’analisi delle vicende storico – giudiziarie che hanno riguardato ciascuno dei suoi componenti e, segnatamente, l’odierno proposto.

Le indagini patrimoniali condotte dal ROS con il supporto della Compagnia Carabinieri di Corleone costituiscono il completamento della più generale attività di contrasto condotta dai Carabinieri nei confronti del potente mandamento mafioso di Corleone, uscito depotenziato negli ultimi 5 anni dagli esiti delle indagini Patria, All Stars e Grande Passo, e dai sequestri beni a carico di Totò Riina e del fratello Gaetano, attualmente detenuto per mafia e dei fratelli Rosario Lo Bue, al vertice del mandamento di Corleone e Calogero.
L’odierna attività ha consentito di individuare e colpire il patrimonio riconducibile a Mario Salvatore Grizzaffi e al nucleo familiare. I beni sequestrati sono localizzati nella provincia di Palermo, e sono costituiti da un’abitazione, un magazzino, un’autovettura, 8 rapporti bancari e 6 polizze assicurative.
Punto cruciale dell’indagine patrimoniale è rappresentato dalla evidente sperequazione tra i redditi dichiarati negli anni da Grizzaffi e dai propri congiunti, da cui è stato possibile ipotizzare l’utilizzo di mezzi e di risorse finanziarie illecite.