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Monreale: un cane lo aggredisce, lui cade dallo scooter, il giudice lo risarcisce

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Più di 17 mila euro per un 54enne che viaggiava in direzione di San Martino delle Scale

MONREALE, 3 luglio – Uno scooter che passa, una strada sconnessa, un cane che aggredisce il guidatore, una caduta rovinosa. Sono gli ingredienti dell’ennesimo episodio a causa del quale il Comune di Monreale è stato condannato a pagare un pesante risarcimento ad un utente della strada vittima delle pessime condizioni viarie, ma anche, in questo caso, del fenomeno del randagismo.

Un episodio sul quale si è abbattuta la mannaia del giudice, che ha bastonato il Comune, dando ragione alla vittima della caduta, “ristorandolo” con la cifra complessiva di 17.064, 74 euro, somma alla quale vanno aggiunti 3.856 euro per le spese legali (oltre iva e spese previdenziali), nonché 611,46 euro per la riparazione del mezzo. Basta una semplice calcolatrice, pertanto, per arrivare alla cifra complessiva di quasi 22 mila euro di esborso per le casse comunali.
La sentenza è di ieri ed è stata pronunciata da Francesca Taormina, giudice onorario della 3ª sezione civile del tribunale di Palermo, che si è espressa a favore di R.D.C., che tre anni fa, quando si verificò il fatto, aveva 54 anni e che riportò contusioni, abrasioni, ma soprattutto una invalidità permanente proprio a causa di quella caduta.

Il fatto risale al 23 maggio del 2016, quando, intorno alle 12,40, l’uomo procedeva con il suo scooter Malaguti lungo la via Regione Siciliana, in direzione San Martino delle Scale. Fu allora che improvvisamente un cane uscì da un cespuglio, aggredendo il motociclista. Questi, probabilmente nel tentativo di evitare i morsi del quadrupede, ma soprattutto a causa di una deformazione della sede stradale, ruzzolò a terra, ferendosi un po’ dovunque. Per lui furono necessarie le cure del Pronto Soccorso che gli vennero prestate presso l’ospedale Ingrassia di Palermo. Per R.D.C. quel giorno, però, cominciò un lungo periodo -90 giorni in totale - di inabilità (tra totale e parziale), conclusi – come detto – anche con un’indennità permanente. Quanto basta per avere ragione in giudizio, dove il motociclista è stato assistito dall’avvocato Francesco Pepe. Davanti al giudice è stato possibile ricostruire la vicenda, grazie anche alla testimonianza di un passante, peraltro sconosciuto alla vittima e residente in Lombardia, che ha sostenuto di aver visto da distanza utile tutto l’accaduto, compresa l’andatura tenuta dalla vittima e il fatto che il cane fosse sprovvisto di collare e guinzaglio. A proposito del cane, il Comune in giudizio ha chiesto una prova fotografica, richiesta che il giudice ha ritenuto “risibile”, considerato quanto fosse improbabile che la vittima fosse provvista di apparecchiatura fotografica o cellulare idoneo a fotografare l’animale, soprattutto in quelle condizioni. Proprio il Comune, infine pagherà i danni dello scooter, che a causa della caduta venne danneggiato.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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