Il fatto risale a quattro anni fa. Vittima un’anziana signora
MONREALE, 8 ottobre - Quando una basola sconnessa di marciapiede può costare fino a 50mila euro. È quello che è successo a Monreale, dove un’anziana signora cade a causa delle condizioni precarie del suolo e ottiene un maxi risarcimento dal tribunale.
I fatti risalgono a quattro anni fa, precisamente al 13 novembre del 2014, quando M.B. una donna che all’epoca aveva 74 anni, non vede un interspazio fra un mattone e un altro del marciapiede di via Venero, nei pressi della chiesa di San Castrense, anche perché ricoperto da detriti, cartacce e fogliame, e cade rovinosamente a terra. La donna riporta diverse ferite, contusioni che le provocheranno danni biologici “permanenti”, in percentuali anche significative.
La vicenda è arrivata in tribunale, dove il giudice Caterina Pizzuto, della terza sezione civile, dopo aver ascoltato la testimonianza di due persone presenti, ha condannato il comune a pagare alla signora, assistita dall’avvocato Francesco Pepe, la somma di 38.100 euro a titolo di risarcimento, oltre alle spese processuali, quantificate in 6.500 euro. Un totale, quindi, 44.600 euro, cui vanno aggiunti gli interessi legali. Non è esagerato, pertanto, parlare di una cifra che sfiora i 50mila euro, che dalle casse del comune si trasferiranno in quelle della signora.
Nel motivare la sua decisione, il giudice ha affermato, in particolare, “sussistere una responsabilità del Comune di Monreale, nella qualità di ente proprietario della strada ove si era verificato l’occorso, atteso che il sinistro sarebbe stato causato dalla presenza sul marciapiede di una deformazione dovuta alla mancanza di una lastra di basolato, non segnalata né visibile e coperta da detriti e fogliame, che avrebbe determinato la caduta”.