San Giuseppe Jato, brucia l'auto di un carabiniere: arrestato un 24enne jatino

Il fatto ieri sera nel bel mezzo della movida

SAN GIUSEPPE JATO, 19 marzo – Brucia l’auto di un carabiniere: arrestato un ventiquattrenne jatino. A finire in manette la scorsa notte è stato F. P., già noto alle forze dell’ordine. Domani è prevista l’udienza di convalida.

I carabinieri della locale stazione lo hanno trovato con i vestiti che puzzavano di benzina e due accendini in tasca. Di qui l'accusa. L’allarme era scattato ieri sera intorno alle ore 22 quando, in via Porta Palermo, l’Opel Astra di un militare in servizio in paese viene data alle fiamme. A spegnere il rogo sono stati i gestori di un bar presente nella zona, a quell’ora affollata di giovani che frequentano i locali della “Movida jatina”. Sul posto erano giunti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Partinico e i carabinieri, che hanno avviato le indagini e in pochi minuti hanno rintracciato il giovane sospettato di aver appiccato l’incendio.

Su di lui, in passato, si erano concentrati i sospetti dei carabinieri che indagavano su una serie di incendi dolosi ai danni di numerose auto. Di qui forse la ritorsione messa in atto dal giovane. Nel mirino è finita, infatti, la vettura privata di uno dei carabinieri più anziani, che da anni svolge sevizio in paese. L’auto del militare era parcheggiata sotto la palazzina che ospita gli alloggi dell’Arma.

Il giovane lo scorso anno, ad aprile, era stato arrestato a Partinico con l’accusa di aver dato alle fiamme l’auto di proprietà del padre dell’ex fidanzata. F. P., che non si sarebbe rassegnato alla fine della storia, aveva deciso -infatti- di intimorire la giovane minorenne. Così, armato di una tanica di benzina e di un accendino, incendiò l’auto, ma venne notato dai carabinieri mentre fuggiva. Per lui scattarono le accuse di “danneggiamento” e “atti persecutori”.

(fonte: vallejatonews.it)