Allenamento nel circondario con ripetute in salita nella zona di Sagana
MONREALE, 8 maggio – Domani sarà forse il primo giorno della verità. Quello che dirà chi potrà vincere il Giro d’Italia numero 100, ma soprattutto chi non potrà vincerlo. Sarà l’Etna, con i suoi tornanti e con le sue asperità ad emettere un primo, parziale, ma importante verdetto.
Oggi, frattanto, per tanti corridori della carovana rosa è arrivato il primo giorno di riposo. Riposo, tanto per dire, dal momento che è necessario mantenere la gamba in vista dell’impegnativa tappa di domani. Attiva e già in palla la squadra del Team Sky che ha scelto Monreale per soggiornare, in attesa di trasferirsi a Cefalù, da dove domani prenderà il via la difficile frazione che porta sul vulcano, considerato una sorta di Mont Ventoux della Sicilia.
I corridori guidati dal diesse Dario Cioni, hanno effettuato una lunga sgambata lungo le strade del circondario monrealese, giusto per “mantenere la gamba” come riferisce a Monreale News lo stesso dirigente. Lasciato l’hotel Baglio Conca d’Oro” di Aquino nel quale hanno alloggiato (“ci siamo trovati benissimo” la personale recensione del ds) i ciclisti del Team Sky si sono immessi sulla circonvallazione e dalla SS186 sono arrivati a Pioppo e poi in direzione Sagana, dirigendosi dalle parti di Montelepre, ma prima di entrare in paese si sono soffermati su una stradina minore lungo la quale hanno provato le ripetute in salita. Insomma, roba faticosa, che tornerà utile certamente domani, quando le pendenze dell’Etna metteranno a dura prova le gambe fino ai 1.800 metri di quota. Ed alla fine, quando sono tornati in albergo, dopo soli 48 chilometri di allenamento (meglio non forzare), il morale era alto: “C’era un bellissimo panorama sulla collina – dice Cioni – domani, però ci sarà da faticare”.
E domani, lasciata Monreale, i corridori del Team Sky proseguiranno su un ideale itinerario Unesco: a Monreale, infatti, farà seguito l’arrivo a Cefalù, il cui duomo, proprio assieme a quello monrealese, il 3 luglio del 2015 è stato incluso ufficialmente nella World Heritage List, il patrimonio mondiale dell’Umanità. Senza contare che l’arrivo sull’Etna toccherà il terzo sito Unesco della giornata, considerato che il vulcano in questa prestigiosa lista ci sta già da tempo.