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Luigi Caracausi, un uomo di grande lealtà, stile e signorilità

| Stefano Gorgone | Scuole di Monreale

La scuola Morvillo intitola l’aula magna allo storico dirigente, scomparso di recente. Ne tracciamo un ricordo

MONREALE, 9 maggio – Sento il dovere di esprimere anch’io il mio commosso omaggio alla memoria del collega Luigi Caracausi che per circa due decenni mi ha onorato della sua sincera amicizia, condividendo la bellezza e la fatica di una professione che richiede competenze di varia natura, ma soprattutto passione educativa.

E’ stata un’amicizia che ho avuto modo di apprezzare sempre più in un tempo come quello attuale caratterizzato dalla fragilità dei rapporti, dalle memorie deboli, dai valori temporanei e che ha reso possibile una collaborazione molto feconda fra le scuole “Pietro Novelli” e “Francesca Morvillo”.
Educatore serio, ragionevole e misurato, non incline ad inseguire modelli efficientisti, ma sempre attento alla dimensione educativa, a guardare negli occhi e a leggere nel cuore delle persone. Dotato, infatti, di una profonda umanità si è concretamente impegnato, senza smanie di protagonismo, stabilendo relazioni significative con tutta la comunità scolastica e con le istituzioni civili locali per realizzare una scuola solidale, capace di offrire le necessarie opportunità educative a tutti gli studenti.

Del collega Caracausi ho sempre apprezzato la lealtà. Egli, raccogliendo nel 2001 il mio testimone alla guida della scuola “Morvillo”, si è fatto carico del peso della memoria rispettando la storia, la tradizione, i valori del nostro territorio. E questo richiede anche stile e signorilità.
Ho apprezzato pure la sua passione per la polis. Forse nella nostra comunità civile non a tutti è noto che il professore Caracausi, per garantire la necessaria continuità tra aspettative ideali e la realtà e per non smentire i valori annunciati e creduti, è stato assessore per diversi anni nella Giunta municipale di Altofonte. Aderendo pienamente ai principi di solidarietà e giustizia sociale, di promozione dei diritti umani, si è impegnato per la realizzazione del bene comune nella sua comunità essendo consapevole che la città nasce dalla volontà di stare insieme, di vivere insieme.

Per concludere questa mia breve testimonianza mi sento di affermare che il collega Caracausi, anche se non nativo di Monreale, è stato capace di cogliere l’anima e l’identità della nostra città. Per questo credo che Egli meriti tutta la nostra gratitudine ed il nostro commosso omaggio alla sua memoria.

· Enzo Ganci · Editoriali

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