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Scuola Morvillo, gli alunni a lezione con i carabinieri

| Istruzione

Si è parlato di bullismo e cyberbullismo. LE FOTO

MONREALE, 27 febbraio – Ieri, nell’aula magna “Luigi Caracausi” della scuola Morvillo, i carabinieri di Monreale, rappresentati dal comandante della Compagnia, capitano Niko Giaquinto e del comandante di Stazione, luogotenente Antonio La Rocca, (…)

(…) hanno incontrato gli alunni delle classi terze della secondaria di primo grado per discutere di bullismo, cyberbullismo e dei pericoli della rete.
Dopo i saluti di rito e l’accoglienza della vicepreside, Antonella Lo Presti, e della referente scolastica di bullismo e cyberbullismo, Tiziana Zito, il capitano ha ribadito le caratteristiche del bullismo, dalla violenza fisica e verbale a quella contemporanea attraverso i social. Particolare attenzione ha dedicato al cosiddetto “bullismo indiretto”, fenomeno molto frequente che consiste nell’esclusione dai gruppi e nell’isolamento di un soggetto che non si omologa ai pari, considerato un “diverso” e pertanto tenuto “lontano”.
Inoltre si è ribadita la funzione negativa degli “aiutanti del bullo” che, pur essendo semplici spettatori, contribuiscono con la loro “omertà” a mantenere in trappola la vittima che non riesce a trovare un aiuto concreto per uscire dal suo stato di disagio, con conseguenze psicologiche che si concretizzano con il rifiuto assoluto di frequentare tutti i luoghi di aggregazione giovanile.

Importante è il ruolo delle figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti ed educatori) che devono essere attenti osservatori delle dinamiche quotidiane tra i minori interagenti. Si è aperto a questo punto un dibattito con gli alunni che hanno mostrato grande curiosità sui rischi civili e penali di certi atteggiamenti ed hanno riflettuto sulla responsabilità genitoriale, sul coraggio di raccontare e condividere dubbi e perplessità in un’età delicata dove spesso il reale ed il virtuale non sono facilmente distinguibili e certi comportamenti sono avvertiti come leciti solo perché alla “moda”, condivisi ed apprezzati dai coetanei.

Il comandante ha aggiunto delle raccomandazioni su come comportarsi sempre correttamente per crescere sani ed essere in futuro persone oneste, rispettate e rispettabili, elargendo consigli “da padre” oltre che come uomo di legge. Infine si è parlato dei rischi sull’uso scorretto del web, soffermandosi su cyberbullismo, dipendenze on line e pedopornografia con esempi concreti di errori che i nativi digitali commettono quando diffondo notizie o foto, proprie o altrui, con leggerezza, senza pensare alle conseguenze di quell’invio che in pochi secondi grazie a un click può trasformare in virale un contenuto privato e far precipitare il “malcapitato” in un baratro di disperazione. Naturalmente tutto può essere risolto denunciando chi commette reati contro la privacy o chi utilizza in maniera inappropriata i dati personali ma è sempre meglio riflettere prima di agire.

“Mi preme ringraziare l’Arma dei carabinieri e in particolare il capitano Giaquinto e il luogotenente La Rocca per il contributo offerto nel percorso di crescita e consapevolezza dei nostri ragazzi – ha dichiarato Francesca Giammona, dirigente scolastica dell’istituto – Durante l’incontro i nostri alunni sono stati attenti e partecipi, mostrando interesse e motivazione alle tematiche affrontate; inoltre il capitano e il comandante hanno offerto spunti di riflessione irrinunciabili per la costruzione del senso civico basato sulla responsabilità e sul rispetto”.

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