''Intrecci-amo relazioni'', il messaggio della Veneziano-Novelli contro la violenza sulle donne

Oggi una partecipata manifestazione nella palestra dell'istituto. LE FOTO

MONREALE, 24 novembre – "Per crescere meglio intrecci-amo relazioni". È questa la cornice educativa di molteplici attività didattiche realizzate, in un clima di commossa e consapevole condivisione, oggi alla Veneziano-Novelli.

Celebrando la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e in linea con l'indirizzo dell'Osservatorio scolastico contro la dispersione e della Rete Antiviolenza, le studentesse e gli studenti delle classi quarte della primaria e delle classi delle medie hanno proposto una sintesi dei percorsi sviluppati in sede curriculare sui temi della comunicazione empatica, delle pari opportunità, del valore trasversale della diversità e del faticoso cammino delle donne verso l'emancipazione.

L' iniziativa, realizzata nella palestra del plesso Veneziano, è stata coordinata dai docenti referenti e rivolta a tutti gli alunni dell'istituto che, a turno, hanno seguito i contributi di riflessione proposti.
Ad aprire le attività un Flash mob, "Y la culpa non è mia", realizzato nel 2019 dalle donne cilene per testimoniare i maltrattamenti subiti e la corruzione dello stato e riproposto in altre parti del mondo, sostenuto da messaggi corali di esortazione al coraggio di denunciare sopraffazioni ed abusi.
Un ampio spazio di approfondimento sui sentimenti della solidarietà e della cura reciproca anche quelli veicolati dai testi di Fiorella Mannoia, interpretati e coreografati con quella tenera espressività di cui i piccoli sono capaci.

Tante le riflessioni sotto forma di poesia, di interviste, di musica, di danza, di tableau vivant. Dalla composizione drammatizzata del numero telefonico antiviolenza, alla reinterpretazione rap di sonetto di Dante, da un'intervista ideale a Franca Viola alla teatralizzazione della vita di Malala , sino al grido finale di "I will survive", testo iconico di Gloria Gaynor interpretato, tradotto dall'inglese, cantato e ballato da tutti i partecipanti.
Presenti all'iniziativa anche il sindaco Alberto Arcidiacono, l'assessore Letizia Sardisco e Salvo Giangreco.

"Per promuovere cambiamenti reali e significativi bisogna partire dal nostro agire quotidiano"- ha affermato il preside della scuola Marco Monastra rivolgendosi ai ragazzi- "e voi dovete guardare proprio agli esempi concreti che avete accanto, alle vostre mamme, alle vostre insegnanti, a tutte quelle donne forti e responsabili che dedicano a voi le loro migliori energie".
"L'impegno e la consapevolezza di voi giovani è fondamentale- ha sottolineato il sindaco - e questi devono rimanere sempre alti, non solo quando ci troviamo dinanzi a casi di cronaca efferati, ma soprattutto quando l'attenzione sembra scemare. Solo così sarete capaci di far crescere in modo sano il mondo che abitiamo"
"Sarete portati a pensare che certe cose succedono agli altri, ma può capitare a tutti. L'amore è condivisione, da' tranquillità. Se chi vi sta accanto non vi fa sentire questa sensazione e, anzi, vi mette inquietudine, non è l a persona giusta", ha aggiunto Letizia Sardisco.
Un'occasione educativa colta e coltivata con impegno ed entusiasmo per connettere il sapere al vivere, la scuola alla buona crescita