Scuola, ecco le misure per la riapertura in presenza adottate dal Governo

Trovata l’intesa con regioni ed enti locali per il piano operativo. Dalla necessità del green pass per i docenti, all’utilizzo delle mascherine, alle regole per il distanziamento

ROMA, 7 agosto – Come è noto, ieri, il Consiglio dei ministri, ha dato il via libera alle misure per la riapertura della scuola in presenza alla luce degli ultimi orientamenti espressi dal Comitato tecnico-scientifico e dopo l'apertura del confronto con regioni, comuni e province.

Diverse sono le norme entrate a far parte del provvedimento dopo le discussioni delle ultime settimane e i pareri richiesti al Comitato tecnico-scientifico. Dalla necessità del green pass per i docenti, all’utilizzo delle mascherine, alle regole per il distanziamento, sono diversi i punti nevralgici di questo dibattuto quanto atteso provvedimento nella considerazione che manca poco più di un mese alla ripresa dell'attività didattica.

Il decreto varato dal governo fissa dunque le regole per il rientro in aula, che saranno accompagnate dal cosiddetto ''Piano Scuola 2021'' approvato dal ministero dell’Istruzione. Il Piano Scuola predisposto nelle scorse settimane ha ottenuto, sempre ieri, l’approvazione da parte delle regioni, dei comuni e delle province, nel corso della tanto attesa Conferenza Unificata che fino a ieri era stata rinviata più volte. Adesso sarà inviato alle scuole, ufficialmente, insieme con uno specifico protocollo di sicurezza per il settore scuola.

Anche quest’anno, infatti, risulta fondamentale che le scuole abbiano indicazioni precise sui comportamenti da adottare in caso di criticità e casi di contagio da coronavirus, considerate le responsabilità che gravano sui dirigenti scolastici e la necessità di riprendere in assoluta sicurezza le attività in presenza.

Con il decreto legge approvato ieri, nel nuovo anno scolastico, l’attività didattica di tutte le scuole dovrà essere attuata in presenza. Il ricorso alla didattica a distanza potrà essere messo in atto solo con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ed esclusivamente nelle zone arancioni e rosse, ma - come sottolinea il provvedimento adottato- in situazioni di eccezionale e straordinaria necessità e per singole istituzioni scolastiche o per quelle presenti in specifiche aree territoriali. A differenza dell’anno scorso, dunque, il confine della deroga è ben più stringente.

Le due regole auree resteranno ancora una volta il distanziamento e, in assenza di questo, l'uso delle mascherine. Rispetto allo scorso anno, quindi, il rispetto della misura del distanziamento interpersonale permetterà di non usare la mascherina. Ma, laddove le condizioni strutturali degli edifici scolastici non consentiranno il mantenimento del distanziamento di sicurezza interpersonale di un metro, dovrà invece essere previsto sempre l’obbligo delle mascherine. Ovviamente, in quest’ultimo caso, esse non dovranno essere indossate dai bambini di età inferiore ai sei anni e dai soggetti con disabilità incompatibili con il loro utilizzo. Come già noto per lo scorso anno, non sarà possibile accedere o permanere nei locali scolastici in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5°.

Ma la novità saliente riguarda il possesso del green pass, che dovrà essere in possesso di tutto il personale scolastico, divenendo di fatto requisito essenziale per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Il mancato possesso del green pass e la conseguente assenza dal lavoro sarà considerata assenza ingiustificata e, a partire dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso senza diritto alla retribuzione né ad altro tipo di compenso. Soltanto il personale scolastico che, per motivi di salute, non potrà sottoporsi al vaccino, non si vedrà applicata questa disposizione a condizione però che rientri nei criteri stabiliti dal ministero della Salute. Il green pass non è previsto invece per studenti e studentesse. Anche la somministrazione dei pasti nelle mense scolastiche dovrà essere effettuata da personale in possesso di green pass che indossi dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

''Il ministero è al lavoro da mesi per la ripartenza di settembre - chiarisce il ministro Patrizio Bianchi -. Da febbraio abbiamo sempre guardato a questo obiettivo e ci siamo impegnati costantemente per raggiungerlo, in collaborazione anche con le regioni e gli enti locali, che ringrazio. Abbiamo stanziato oltre 2 miliardi per il rientro in sicurezza - prosegue Bianchi - compresi 270 milioni per l’edilizia scolastica leggera e l’affitto di spazi ulteriori per la didattica. Fondi che distribuiremo, per la prima volta, tenendo conto in via prioritaria della quantità di alunni presenti sui territori e delle classi numerose''.