Scuola, con il nuovo Dpcm possibili le attività didattiche in teatri, biblioteche e musei

L'ultimo Dpcm non vieta le attività didattiche in teatri, biblioteche e musei. Lo chiarisce una nota ministeriale indirizzata alle scuole

MONREALE, 15 ottobre – A seguito dell'approvazione dell'ultimo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri lo scorso 13 ottobre, numerose sono arrivate al ministero dell'Istruzione le richieste di chiarimento da parte delle scuole sull'interpretazione e l'applicazione di alcune delle misure previste in ambito scolastico.

Così il ministero ha provveduto ad inviare alle istituzioni scolastiche e ai competenti Uffici scolastici Regionali una nota di chiarimento in merito all'utilizzo di alcuni spazi ''alternativi'' per le attività didattiche individuati già dall'inizio dell'anno scolastico in alcuni casi per lo svolgimento in sicurezza delle lezioni.

In particolare, le attività didattiche che si svolgono all'interno di teatri, biblioteche, parchi, archivi, cinema e musei, anche in considerazione della stipula di accordi territoriali con gli enti locali nell'ottica di costituzione dei cosiddetti ''Patti di comunità'', sono regolarmente consentite anche dopo il Dpcm del 13 ottobre sempre nel rispetto delle misure previste dai protocolli di sicurezza.

Il Dpcm, infatti, interviene a sospendere viaggi di istruzione, gemellaggi, visite e uscite didattiche con esclusione delle attività legate ai percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento e delle attività di tirocinio che sia possibile svolgere rispettando le misure di sicurezza.

Nei divieti previsti dal nuovo decreto non rientrano quindi le attività didattiche realizzate ordinarie all'esterno delle scuole in spazi alternativi utili a mantenere il distanziamento fisico e a prevenire e arginare la diffusione del contagio da coronavirus.