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Mariella Cimino, una docente capace di mobilitare le coscienze

| Stefano Gorgone | L'opinione
fumetto di Stefano Gorgone

Carissimo direttore,
la scomparsa di Mariella Cimino addolora profondamente tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla ed apprezzarla come mamma, nonna, figura di grande prestigio della scuola primaria “Pietro Novelli”.

Amare la propria famiglia, il proprio lavoro, la propria città richiede certamente uno spiccato senso di responsabilità, studio, fatica, passione civile, una grande spinta morale, tutti valori di cui era ricca Mariella e che non ostentava per ambizione personale, ma manifestava con semplicità di cuore. Impegno, competenza, autorevolezza, consapevolezza del proprio ruolo, capacità di scelte lungimiranti, profonda umanità erano a fondamento della sua attività di docente capace di mobilitare le coscienze, di essere un riferimento prezioso per le colleghe contagiandole con il suo entusiasmo, la sua vivida intelligenza, la sua voglia di fare, la sua capacità di immaginare sempre nuove forme di organizzazione del lavoro.

Per Mariella compito prioritario della scuola era quello di sviluppare lo spirito critico degli alunni, di aiutarli a comprendere il loro ruolo nella società ed il loro rapporto con gli altri, di sostenerli nell'espressione della loro identità. Non amava salire in cattedra per dare lezioni, ma invitava ad avere uno sguardo profondo dentro le cose, suscitava la curiosità e la meraviglia per esplorare e scoprire la bellezza di un libro, di una mostra, di un quadro, di un oggetto, di un monumento.

Ricordo bene anche di avere fatto ricorso in più occasioni alla sua competenza, alla sua umanità, al suo equilibrio, sollecitandola a prendersi cura dei ragazzi della Casa del sorriso, la struttura che nella nostra città accoglie soggetti a rischio di disagio sociale. Mariella aveva uno spiccato senso della democrazia, della legalità, del bene comune, del dovere di ogni cittadino di partecipare attivamente alla vita sociale e politica. Numerosi sono stati i progetti di educazione alla legalità con il coinvolgimento delle istituzioni, di magistrati, delle famiglie, degli studenti di varie classi. “La legalità corre sulle ali di un pallone”, era il titolo di un progetto da lei voluto ed ideato in un tempo in cui il gioco e lo sport avevano avuto a che fare con il fanatismo piuttosto che con la passione ed il corretto spirito agonistico. Il progetto che coinvolse direttamente i Carabinieri di Monreale aveva lo scopo di insegnare a “giocare pulito, far conoscere agli alunni regole e norme, evitando comportamenti illeciti e dannosi dovuti alla mancata osservanza delle leggi”.

Grande fu l'entusiasmo del comandante della Compagnia Capitano Massimiliano Sole nell'aderire, insieme ai suoi colleghi, a tale importante e significativa iniziativa. A noi oggi rimane il dono della testimonianza generosa ed esemplare di Mariella Cimino, un patrimonio di valori di cui dovrebbero fare tesoro soprattutto le generazioni più giovani.

 

 



· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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