Enzo Giangreco, il sindaco del dialogo

fumetto di Stefano Gorgone

Un ricordo dell'ex primo cittadino nel giorno del primo anniversario della sua scomparsa

Carissimo direttore,
ritengo doveroso ricordare a me stesso ed ai miei concittadini, anche a nome di alcuni amici, la figura di Enzo Giangreco nel 1° anniversario della sua scomparsa.

Mi piace ricordarlo come sindaco della nostra città che ha voluto mettere le proprie competenze e passioni al servizio del bene comune. In un tempo in cui la politica sembrava senza respiro, imprigionata nella ricerca del solo consenso, preoccupata di conseguire obiettivi effimeri ed immediati, egli ha ricercato soluzioni di lungo periodo avviando un proficuo periodo di rilancio della vita economica ed amministrativa della nostra città.

Pragmatico, ma sempre con lo sguardo proiettato verso il futuro, si impegnava a fare maturare sui temi sociali idee condivise con tutti. A tal fine considerava il confronto ed il dialogo un doveroso servizio per un corretto governo della città.

Mi piace ricordarlo insieme ai suoi inseparabili amici Enzo Galati ed Angelo Marceca che come lui pensavano la politica come luogo di ascolto e di confronto, luogo in cui elaborare i sogni e le visioni che coinvolgono tutti i cittadini, ma soprattutto i giovani che aspirano ad un futuro degno di essere vissuto.
Il sindaco Giangreco affondava le radici del suo impegno politico nel cattolicesimo democratico di don Luigi Sturzo per il quale la politica era un'attività nobile finalizzata al raggiungimento del bene comune.
Penso di potere affermare che il suo impegno sociale e politico possa costituire ancora un vero testamento spirituale per i giovani che hanno il desiderio di coinvolgersi direttamente nella vita amministrativa della città.