fumetto di Stefano Gorgone
Carissimo direttore,
uesto mio breve contributo vuole essere solo un appello ai monrealesi che hanno senso civico e spirito comunitario. Direi, un grido d’aiuto.
Sappiamo tutti che la nostra casa comune ci “sustenta e governa, et produce fructi con coloriti flori et herba”. Eppure, la nostra cittadina, famosa nel mondo per i suoi mosaici, visitata da circa un milione di turisti ogni anno, ha il volto deturpato da storiche negligenze e dai rifiuti che vengono abbandonati in maniera selvaggia ed indiscriminata per le vie e gli angoli più nascosti del paese e nelle periferie vicine e lontane. “ Bellezze e brutture – ha affermato qualche tempo fa il cardinale Ravasi durante una visita alla nostra cattedrale - sono insieme nella storia e in questa terra in maniera incisiva. Abbiamo paesaggi mirabili, storie culturali epifaniche in questa terra, ma al tempo stesso abbiamo questa bellezza incastonata in orribili agglomerati urbani, devastazioni ambientali, abbandoni, illegalità.”
Ogni intervento pubblico volto a porre rimedio al degrado urbano viene sempre vanificato dall’incuria di una minoranza di cittadini, dal loro disinteresse per il bene comune, da atti di bullismo e di teppismo di alcuni giovani. Ciò provoca rabbia ed indignazione, soprattutto se si pensa al senso civico ed all’amore per il loro territorio che abbiamo potuto riscontrare in altri comuni meno prestigiosi del nostro, con tutto il rispetto, o in paesi turistici come Cefalù, Capo d’Orlando, San Vito Lo Capo o nei suggestivi borghi delle Madonie. Sono molti coloro e recentemente anche la presidente della Pro Loco Amelia Crisantino, che in vario modo e sui social manifestano disappunto per un ambiente deturpato ed auspicano una città più ordinata, pulita ed accogliente.
E’ necessario cambiare registro, impegnarsi a sensibilizzare con ogni mezzo i cittadini, coinvolgere sempre di più le istituzioni scolastiche, le associazioni di volontariato, i commercianti, individuare eventualmente nuove e più efficaci modalità di conferimento e di raccolta dei rifiuti, sistemi di repressione per coloro che ignorano le ordinanze sindacali, installare sistemi di videosorveglianza, adottare un meccanismo premiante che preveda sensibili sconti sulla Tari per i cittadini che conferiscono i materiali correttamente differenziati direttamente ai centri di raccolta.
Occorre una reazione forte da parte di tutti noi, non possiamo cedere allo sconforto ed alla rassegnazione.
Dobbiamo amare di più la nostra città, educarci alla bellezza, far capire che lo spazio pubblico è di tutti e che un comportamento eticamente giusto e la città più pulita possono favorire la ripresa economica. Il silenzio è la cosa peggiore che ci possa capitare. Ognuno è chiamato a fare la propria parte perché, come, afferma la giovane Greta Thunberg, oggi simbolo ed icona di un’intera generazione, “ogni singolo individuo conta, nessuno è cosi piccolo per fare la differenza”.
Nel nostro territorio c’è un mistero della natura da contemplare e che ci può stupire per la bellezza dei suoi monumenti, delle fontane artistiche, dei boschi e dei monti, di una sorgente di acqua cristallina, di un piccolo fiore o di una goccia di rugiada sulla punta di una foglia, ma anche per la bellezza delle nostre piazze, delle nostre strade, dei nostri giardini fioriti e ben curati, dei gustosi frutti della nostra terra, di spazi dove i nostri bambini possono liberare tutte le loro energie senza pericoli per la loro salute.
Dobbiamo essere più consapevoli che il nostro benessere interiore è legato anche alla bellezza dell’ambiente in cui viviamo e che il rispetto delle disposizioni comunali è un dovere morale oltre che civico.