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I partigiani di Monreale: Biagio Giordano e i suoi ‘fratelli’

| Francesco Noto | L'opinione
fumetto di Francesco Noto

Anche Monreale si avvia a celebrare l’anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo. Liberazione che avvenne grazie alla lotta che tante donne e tanti uomini, giovani e meno giovani, condussero a rischio della propria vita. A questi combattenti e ai tanti Martiri della Resistenza dobbiamo dire grazie: grazie per averci liberati dallo straniero oppressore, grazie per averci affrancati dal giogo della dittatura fascista, grazie per avere permesso la nascita dell’Italia Repubblicana.

E’ però amaro constatare che la Liberazione non fu completa: è storicamente provato che furono cacciati i tedeschi fuori dall’ Italia e fu abbattuto il governo della Repubblica di Salò, ma è altrettanto vero che molti dei fascisti più irriducibili ebbero offerta la possibilità di riciclarsi nella nascente Repubblica, mentre molti partigiani - tanti di coloro che avevano lottato per la Libertà e la Liberazione - finirono col riempire le galere e i manicomi. Tra i fascistissimi riciclati – ex repubblichini o ex Brigate nere – ricordiamo, a mò di esempio, i nomi di alcuni uomini a noi tanto noti perché appartenenti al mondo dello spettacolo: Giorgio Albertazzi, Amedeo Nazari, Enrico Maria Salerno, Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Raimondo Vianello, Marcello Mastroianni, Dario Fo (volontario nella Repubblica di Salò, nel battaglione “A. Mazzarini”) . . . E come non ricordare Marcello Guida, già direttore delle carceri di Ventotene durante il ventennio fascista, che fece carriera nella questura tanto da essere questore di Milano durante i fatti di Piazza Fontana? Come dimenticare che Carlo Alliney, artefice della legislazione antiebraica, divenne addirittura giudice di Cassazione? Come poter dimenticare che i responsabili della Brigata nera “Mussolini” - condannati per strage, omicidi e sevizie e torture - ottennero la libertà dopo appena sei anni di carcere?
Di tutto ciò l’Italia Repubblicana deve chiedere scusa ai tanti eroi, noti e no, che hanno lottato per la libertà. E tra questi le migliaia di siciliani che hanno scelto di partecipare alla lotta partigiana. Non ultimi i partigiani monrealesi alla cui memoria dobbiamo restare per sempre grati:
• Biagio Giordano, nato a Monreale il 15/02/ 1925. Si unì ad un reparto di partigiani che operava in Val Maurina. Catturato dai tedeschi durante un combattimento, fu torturato per avere informazioni, ma egli non tradì i suoi compagni. Fu fucilato il 15 febbraio 1945 nei pressi di Imperia.
• Andrea Patellaro di Giuseppe, nato a Monreale il 17/12/ 1922, partigiano combattente, 1° divisione Garibaldi “Varalli”- 82° brigata “Osella” (Piemonte), detto “Sicilia”.
• Giovanni Romano di Anselmo, nato a Monreale il 28/10/1921, partigiano combattente, capo squadra, divisione Alpina “Beltrani”, Piemonte.
• Salvatore Sciortino, nato a Monreale il 06/04/1919, della 7° Divisione “Garibaldi”179, 6° Brg. , nome di battaglia “Palermo”, caduto il 6/ 11/1944 in combattimento a Gressoney La Trinità (Aosta).
• Benedetto Schiera di Gerolamo, nato a Monreale il 13/4/1921, partigiano combattente, I° divisione Garibaldi “Varalli”- 82° Brigata “Osella”, detto “Palermo”.
BIAGIO, ANDREA, GIOVANNI, SALVATORE, BENEDETTO . . . GRAZIE!

 

  

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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