La favola di Paolo Picarella detto ''u zu Paolo ru purpu murrialisi doc''

Scrivere una favola per restituire alla vita di memoria un personaggio, una persona del tempo che fu e che adesso vive beatamente nel settimo cielo di Andromeda, implica una rivoluzione dei motoneuroni cerebrali ed un’attivazione, tramite la perfida Amigdala, dell’archivio storico, fotografico, esistenziale dell’uomo o della donna protagonisti della favola.

Lo Scrittore di Favole dovrà sempre svuotare il secchiello zeppo d’acqua ed immerso nel pozzo dei suoi ricordi, se vorrà restituire alla vita reale, contemporanea, la sua creatura; è un parto che dura a lungo e si protrae per un mese intero. La Mamma partorisce i suoi figli tra sofferenze ed urla ed alla vista della sua creatura dimentica i suoi lunghi nove mesi di gravidanza. Lo scrittore partorirà la sua nuova favola senza urla e sofferenze, ma stressato e con due chili in meno della sua massa corporea. Avere scritto la favola odierna dedicata a Paolo Picarella, mi ha riempito il cuore di gioia perché quando dedico agli ultimi della piramide sociale le mie favole, mi emoziono ed apro le ali ai ricordi reali, autentici della mia vita.


Ho conosciuto nel 1955 Paolo Picarella detto unanimemente U zu Paolo ru Purpu Murrialisi DOC. Lo zio Paolo era fraterno amico di mio padre Giovan Battista Caputo che nelle giornate di martedì e giovedì mi portava dallo zio Paolo per ingozzarci di polpo. Zio Paolo tagliava la testa del polpo e la suddivideva in quattro parti e ci lasciava liberi di degustare senza forchette od altri aggeggi. Dopo il polpo, mio padre comprava n.4 fette di pesce spada e 1/2 chilo di asinelli di Carini; salutava lo zio Paolo e si faceva ritorno a casa. Paolo Picarella è stato un inguaribile romantico e si è sposato due volte, in seguito al decesso della prima moglie; ha totalizzato 3 figli, due con la prima moglie ed uno con la seconda moglie. Tonino Picarella titolare della numero uno tra le pescherie monrealesi, è il suo terzo figlio avuto nel suo secondo matrimonio. Tonino è legatissimo alle sue sorellone, nell’organico della sua pescheria c’è la sorella Elvira, una donna fantastica, gentile e cortese. Nel mese di ottobre 2020, Tonino accompagnerà all’altare la figlia Noemi che contrarrà matrimonio, secondo il sacro rito della Chiesa Cattolica Apostolica, Romana. Lo zio Paolo da Andromeda e Tonino dal vivo, declameranno una lettera affettuosa a Noemi. Lo zio Paolo amava inverosimilmente il Cinema ed i film storici, I Dieci Comandamenti, I Tre Moschettieri, Via col Vento; ogni sera, dopo cena, era al mitico Cinema Imperia di Monreale, gestito dal Sig. Torta. Zio Paolo aveva un rivale detto Sarmuneddu, zio dei Bonanno titolari di una squisita pescheria a Monreale. P

rima dello Zio Paolo, c’era una sola grande pescheria gestita dal grande Vanni Virga a Monreale. Vanni Virga era un vero uomo d’onore e di alto profilo, rispettoso, educato e gentile, ma guai a farlo incazzare perché ti stendeva a bordo ring con il suo mitico "balanzone" (ovvero la bilancia manuale per pesare il pesce). Dopo Vanni Virga, aprirono altre pescherie a Monreale; ricordiamo la mitica Pescheria di Franco Marceca in via Roma 45 e la pescheria gestita dai figli di Pietro Virga, fratello di Vanni Virga e padre del mitico, fantasmagorico Michele Virga.
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