Nella fatidica giornata del 31 agosto 1997 mi trovavo a Parigi in rue Vincent Auriol per rinnovare la mia iscrizione all’Albo Mondiale dei Cittadini del Mondo; i Francesi sono pignoli e per il semplice rinnovo di una iscrizione ad un albo, pretendono la presenza fisica e materiale del soggetto che sottoscrive o rinnova l’adesione ai loro albi importanti.
Mi ricordo quel maledetto giorno del 31 agosto e mi tremano le gambe ancora perché avrebbe incrociato anche il mio destino. Dopo avere rinnovata la mia iscrizione all’Albo me ne stavo spaparanzato al Caffè Casino di rue Vincent Auriol, degustando un gelato al gusto amaro di nocciola ed osservavo con curiosità l’alta professionalità dei netturbini francesi che ripulivano le strade meticolosamente. All’improvviso la maledetta sirena di un’ambulanza privata dei Jussieux francesi, interruppe il mio stato di grazia. L’ambulanza si diresse presso l’ospedale universitario Salpetrière ed io ho avuto un flash illuminante e compulsivo che mi ha spinto a recarmi subito presso l’ospedale in oggetto. Conoscevo ed ero molto amico della dottoressa Alessandra Biondi e del marito Didier primario del reparto di diagnostica per immagini, allocato accanto al Pronto Soccorso.
Dopo un quarto d’ora, appresi dalla voce rotta dal pianto della mia amica Alessandra, che la principessa Lady Diana era deceduta. L’indomani 1 settembre mi sono imbarcato sul volo di Air-France presso l’aeroporto Charles De Gaulle ed ho fatto il mio rientro amaro a Palermo. Ho sempre adorato ed amato la storia fantastica di Lady Diana e preferisco ricordarla a modo mio. Oggi a 13 anni dalla sua scomparsa, tutti senza frontiere omaggiano la principessa di cuori e principessa del popolo. Lady D. era riuscita a farsi amare in tutto il mondo, soprattutto per via del suo amore verso la beneficienza.
Diana soleva dire: “Tutti gli uomini e le donne hanno bisogno di essere valorizzati. Ognuno ha il potenziale di dare qualcosa in cambio. La nostra vita è solo un viaggio! Mi piacerebbe essere regina nel cuore delle persone, ma non mi vedo come regina d’Inghilterra. Voglio che i miei figli imparino a comprendere, le loro insicurezze e preoccupazioni, le loro speranze e i loro sogni. Mi piace essere uno spirito libero. A molti questo non piace ma questo è ciò che sono. Se trovi qualcuno da amare nella tua vita, allora aggancia e vivi quest’amore”. Invidio Dodi Al Fayed per avere amato intensamente Lady D ed averla guarita dal suo stress esistenziale. Amare intensamente una donna è come far brillare un milione di stelle nel cielo.
Copyright ©By Salvino Caputo