La favola di Monreale dalla sua fondazione ai chiaroscuri del terzo millennio

(foto Versaci)

Era da tanto tempo che volevo scrivere questa favola dedicata alla mia città! Nel 2017 ho pubblicato un libro “La Nana Rossa” presente ed in vendita presso tutte le librerie italiane, dove in maniera estremista, scientifica e romantica ho elaborato il mio progetto rivoluzionario di ricostruzione della mia città amata, scardinandola dalle fondamenta con l’aiuto degli angeli e delle nuove tecnologie.

Nel mio progetto di “Ricostruire Monreale” avevo paradossalmente azzerato tutta la storia della cittadina arabo-normanna per proiettarla in un futuro prossimo del tempo che verrà, se ci sarà tempo ancora. Oggi mi limiterò a scrivere la mia favola senza farmi trascinare dalle mie utopie di letterato e scrittore e mi farò trascinare dalla scienza quantistica e dal mio infinito amore per la mia città. Monreale, New York e Caropepe, sono le più giovani città del nostro pianeta! Monreale ha soltanto 21 secoli effettivi di storia, a partire dal primo secolo dopo Cristo. Gesù di Nazareth tra i suoi infiniti miracoli volle regalare al mondo intero la nostra città ed il suo grande tesoro e segreto: Gesù tramite la Vergine Maria ispirò Guglielmo II d’Altavilla povero e senza contanti, a scavare presso la statua della Vergine sita in piazza Guglielmo II a Monreale, sede di un grande tesoro. Guglielmo II trovò il tesoro e realizzò il “Duomo di Monreale” la settima meraviglia del patrimonio monumentale mondiale.

Prima di Guglielmo II, il primo insediamento a Monreale nel primo secolo dopo Cristo fu “Mubakir” presso l’attuale quartiere Pozzillo in via Antonio Veneziano; era un insediamento di pastori arabi che pascolavano le loro greggi in un’infinita distesa di verde che dal quartiere Pozzillo si estendeva a tutta la nostra città. Dall’insediamento dei pastori, trascorsero dieci secoli per vedere affiorare le prime case rustiche nella nostra città. Un mio carissimo amico fisico quantistico F. G. sostiene che Monreale ha avuto la sua origine da una testona nebulosa primitiva mediata da Gesù di Nazareth. Mi diceva Francesco, figlio di un mio fraterno amico, che nel 2020 la nostra città avrà la sua batteria esistenziale completamente scarica e rischierà una mezza catastrofe. Preoccupato ho chiesto a Francesco il rimedio quantistico per la sopravvivenza di Monreale. Francesco mi ha risposto severamente: “Salvino, ho la nuova batteria quantistica che non si scarica mai, tuttavia dipenderà dal Governo Cittadino riparare ai guasti infiniti prodotti dalla Politica nella nostra città nell’arco dell’ultimo nostro secolo”. Ho risposto al mio adorabile amico: “Francesco, organizziamo un summit con il sindaco di Monreale e chiediamo lumi sulle prospettive del caso, ascoltando il primo cittadino di Monreale e le sue proposte di risanamento del territorio monrealese”.
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