Tonino Ganci e la mia favola pasoliniana

Un personaggio cresciuto in un sano sistema di valori

Conosco Tonino Ganci dal suo primo giorno in culla. Era un bambino superlativo e di modesto peso corporeo. Tonino era ed è la fotocopia della sua infinita mamma. Papà Sarino non digerì mai la somiglianza di Tonino alla mamma, avrebbe voluto il suo clone e si disperò tantissimo. Tonino è cresciuto in un sano sistema dei valori, legato alla dignità, alla creatività ed al sano piacere dell’onestà. Tonino è un “Panta Rei” del pensiero di Eraclito ed a un Satiricon incandescente della dialettica di Petronio Arbiter, mescolata alla filosofia di vita di Pier Paolo Pasolini.

Papà Sarino abitava di fronte casa mia in via Antonio Veneziano e confinava con la casa di Gina Lorito, mamma severa di Irene Lorito, suocera amabilissima di Enzo Ganci. Sarino fu un vero trattore nel suo vissuto e sperimentò la qualunque per trovare una dimensione di lavoro dignitosa e produttiva. Mi ricordo che nella sua ultima attività lavorativa, allevava maiali per una dieta alternativa alla carne di vitello. Tonino Ganci ha forato il muro del suono ed è un grande produttore di prodotti biologici naturali. Ha lavorato sodo ed è anche titolare di un “Frantoio Biologico” dove le olive ritrovano la loro pace nella spremitura sotto la pressa. Incontrare Tonino mi ha commosso e rievocato un passato remoto dove albergano tanti ricordi ed amici che ho amato e restano scolpiti nel mio cuore ballerino: Uno fra tutti, sicuramente il massimo, il ricordo del più grande amico della mia vita, ovvero il mitico Titì Ferraro fratello infinito senza se e senza ma! Titì era cugino di Sarino Ganci tramite la mamma Vincenzina, sorella del mitico Michelino Ganci. Titì amava spesso ritrovare il cugino Sarino ed io ero sempre in sua compagnia. In ogni caso Tonino Ganci ha forato le porte del tempo crudele che ci sovrasta ed ama trascorrere la sua vita in eterna produttività creativa ed allegria. E’ scatenato nell’improvvisazione dal vivo ed un autentico showman nel ruolo pirandelliano “Uno, Nessuno, Centomila”. E’ un fan politico di Piero Capizzi e sostiene che la vera politica è Onestà, Servizio, Competenza, Coerenza ed infinita Umiltà. Ho incontrato Tonino venerdì scorso, alle ore 20,30, presso un raduno di amici in località “Dintorni del Cimitero di Monreale”. Giuro convinto e solennemente, di avere realmente vissuto un altro film in località “Destinazione Paradiso”. Tonino mi ha omaggiato tutti i suoi prodotti biologici e mi ha intrattenuto amabilmente con i suoi ritmi afro-cubani.

Mi ha caricato di valori positivi legati alla stramaledetta routine quotidiana e mi ha attestato un’infinita stima per il mio universo tematico, letterario e musicale. Ho chiuso l’incontro magico con Tonino con una profonda riflessione in tema di fede legata al nostro infinito Gesù di Nazareth. Domanda: Carissimo Tonino, tu sei un fratello della Confraternita monrealese, che fin da piccolo sei stato sempre sotto la “Vara” a sobbarcarti il peso della tenuta nei momenti impossibili della tenuta della vara. Mi spieghi come cacchio fai a reggere da solo nella discesa di via Garibaldi il peso e l’impatto sulla discesa della vara? Tonino mi ha accarezzato teneramente e mi ha risposto con un candore da giglio: Caro Salvino, sono i miei 160 chili e la forza dei miei muscoli ad equilibrare l’impatto con la discesa ed il peso della vara. Giuro che è anche la mia fede e l’amore verso Gesù “U Crucifissu” a generare la mia potenza muscolare. Qualcuno, tra i dietologi, potrà considerarmi obeso! Me ne fotto, i miei chili li accumulo per essere sempre presente al mio appuntamento con il viaggio, Gesù e la Vara nella più grande festa religiosa di Monreale. Se qualcuno tra i fratelli vorrà sostituirmi nel tempo che verrà, dovrà attrezzare la sua massa muscolare ed il suo peso corporeo. All’orizzonte non vedo ancora miei sostituti e questo mi rattrista perché bisognerà cambiare percorso al viaggio in memoria di Gesù. Caro Salvino, ti faccio un esempio terra terra; osserva Fabio Adimino e sottoponilo alla scala dei tuoi valori ergometrici, come lo trovi?

Mia risposta immediata: Fabio Adimino è solo il re della monnezza e potrebbe solo assicurarci un viaggio senza spazzatura lungo le strade monrealesi, ma non potrebbe mai sostituirti perché non ha muscoli né adeguato peso corporeo. L’unica persona che avrebbe potuto sostituirti era il vecchio Pinè, che si caricava 300 chili con la sola forza e potenza delle braccia. Ma è tutta un’altra storia! Secondo il mio piccolo punto di vista, nel tempo che verrà se ci sarà tempo ancora, senza Tonino Ganci non si potrà mantenere la mappa on the road del viaggio al Santissimo Crocifisso. Caro Tonino verrò spesso a trovarti e pregherò Gesù di mantenerti sempre in vita per quella discesa di via Garibaldi, che sintetizza la nostra vita spericolata ed in eterna discesa.